Inizia a stringersi il cerchio attorno al nuovo Consiglio direttivo della Federazione italiana vignaioli indipendenti Fivi. In occasione dell’Assemblea fissata in seconda convocazione per le ore 14 del 9 marzo 2022, gli associati saranno chiamati ad eleggere i loro nuovi rappresentanti. Emergono in queste ore i primi programmi. Tra le proposte più “rivoluzionarie”, quella di abolizione del “click day”, per aprire a tutti le cantine la possibilità di partecipare al Mercato dei vignaioli 2022.
L’evento più importante nel calendario annuale Fivi potrebbe così cambiare volto e location. Non è escluso, infatti, che l’ormai storica sede di Piacenza Expo possa essere sostituita da un’altra struttura fieristica italiana.
In particolare, la richiesta di abolizione del “click day”, più volte contestato sia come formula sia per i problemi di stabilità dei server Fivi, viene caldeggiata dalla lista “6 Fivi”, che raggruppa i vignaioli Cesare Corazza (nella foto), Celestino Gaspari, Walter Massa, Pietro Monti, Simona Fino e Andrea Picchioni.
11° Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti aperto e GARANTITO a tutti i soci nelle stesse condizioni di visibilità – si legge sul manifesto della lista -. Fivi come la vogliamo: no click day».
IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO FIVI: I CANDIDATI
Il Consiglio Direttivo Fivi è composto da 15 membri. Ogni associato partecipante all’assemblea potrà esprimere fino a 7 preferenze. Le deleghe possono essere conferite solo ad un associato, che parteciperà in presenza e potrà riceverne fino a un massimo di tre.
Le candidate e i candidati alla carica di consigliere, in ordine alfabetico, sono Rita Babini (Emilia Romagna), Paolo Beretta (Marche), Ludovico Maria Botti (Lazio), Lorenzo Cesconi (Trentino), Cesare Corazza (Emilia Romagna), Francesco Maria De Franco (Calabria), Luca Ferraro (Veneto).
E ancora: Celestino Gaspari (Veneto), Luigi Maffini (Campania), Walter Massa (Piemonte), Pietro Monti (Piemonte), Gaetano Morella (Puglia), Simona Natale Fino (Puglia), Diletta Nember (Lombardia).
A seguire: Daniele Parma (Liguria), Ermes Pavese (Valle d’Aosta), Andrea Andrea Picchioni (Lombardia), Andrea Pieropan (Veneto), Stefano Pizzamiglio (Emilia Romagna), Monica Raspi (Toscana) e Stefan Vaja (Alto Adige).
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Quattro Pinot nero per capire (bene) l’Oltrepò pavese
- Dentro al nuovo Laboratorio di Microvinificazione del Consorzio Franciacorta
- Progetto Spum.E, Caprai con Semonte: Umbria frontiera del Metodo classico?
- Miglior Martinotti/Charmat 2025: Valdobbiadene Docg Extra Dry 2023 Nazzareno Pola, Andreola
- Rod Smith MW nuovo presidente dell’Istituto Masters of Wine
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.