Prosecco, il vino più certificato durante la pandemia: 160 milioni di bottiglie su 773

Lo attesta il report febbraio-maggio 2020 dell’Icqrf. Lombardia e Veneto le regioni più controllate

Nel settore vitivinicolo, nel quadrimestre febbraio-maggio, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 5,8 milioni di ettolitri di vino di qualità. L’equivalente di oltre 773 milioni di bottiglie. Il Prosecco, nelle sue tre denominazioni (Doc e Docg), è stato il vino più certificato: 1,2 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 160 milioni di bottiglie.

Lo attesta il report delle attività febbraio-maggio 2020 dell’Icqrf. Nei primi quattro mesi di emergenza Covid-19, i 29 Uffici e i 6 laboratori dell’Icqrf hanno svolto in totale 29.169 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 3.285 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione.

Il Pinot Grigio Delle Venezie segue il Prosecco nella classifica dei vini più certificati durante la pandemia in Italia, con 936.007 ettolitri. Quindi Montepulciano d’Abruzzo (380.713 hl), Doc Sicilia (234.715 hl), Chianti Docg (263.609 hl) Asti e Moscato d’Asti Docg (166.787 hl) Piemonte Doc (145.531 hl), Trentino Doc (127.859 hl), Soave Doc (110.904 hl) e Alto Adige Doc (96.864 hl).

Più in generale, un terzo dei controlli (oltre il 33%) sono stati svolti nell’area settentrionale del Paese. Nonostante la drammatica crisi epidemica, oltre il 17% dei controlli dell’Icqrf si è svolto nelle regioni Lombardia e Veneto, a garanzia del mantenimento della qualità delle produzioni di regioni che producono le due maggiori Indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi.

Si tratta del Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il “Sistema Prosecco“, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019). 3.117 sono stati i campioni analizzati nei laboratori ICQRF per 84.232 determinazioni analitiche.

I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. Non si è fermata neppure la filiera Bio: dal 1° febbraio 2020, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 2.068 nuovi operatori per una superficie pari a 71.921 ettari.

Per quanto riguarda il monitoraggio dei canali e-commerce, che hanno registrato un grosso incremento di accessi nel quadrimestre febbraio – maggio, l’Icqrf ha operato 558 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e eBay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.

Sul fronte sanzionatorio, sempre nel periodo della pandemia,  la percentuale maggiore di sanzioni irrogate dall’Icqrf riguarda il settore vitivinicolo, con 286 provvedimenti emanati, pari ad oltre il 55% del totale.

Segue quello delle produzioni agroalimentari a denominazione registrata, con poco più del 24% del totale (pari a 125 ordinanze) e infine con 51 provvedimenti e circa il 10% del totale, il settore concernente l’etichettatura dei prodotti alimentari.

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