L‘Igt Terre Siciliane “Tancredi” viene prodotto da Donnafugata dal 1990 ed è certamente uno dei vini che hanno contribuito all’affermazione della Sicilia come “continente” di qualità per la produzione vitivinicola. Sotto la lente di ingrandimento di WineMag.it la vendemmia 2011 di questo blend composto prevalentemente da Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola.
Completano l’uvaggio altre varietà la cui produzione è autorizzata in Sicilia, come l’internazionale Tannat, originaria della Francia dei Pirenei (Madiran Aoc) ma agli onori delle cronache soprattutto per alcune etichette dell’Uruguay, dove è il vitigno a bacca rossa più coltivato.
LA DEGUSTAZIONE
Colore rosso impenetrabile per Tancredi 2011, come da aspettative. Naso che inizialmente è dominato da note terziarie, oltre a sentori erbacei tipici del Cabernet. Si apre poi sul pepe e sull’arancia rossa del Nero d’Avola, contribuendo a rendere il quadro olfattivo fruttato ed elegante.
Il legno rimane sempre presente in sottofondo, evidenziando una tostatura capace di regalare ricordi fumé. Vino da aspettare nel calice, “Tancredi” 2011 di Donnafugata evolve grazie all’ossigenazione sulla macchia mediterranea, ma anche sul frutto (prugna, lampone) e sulla liquirizia.
Un rosso che, nella sua complessità, sfodera richiami balsamici di mentuccia, di tabacco dolce, di polvere di cacao. L’ingresso al palato è piuttosto verticale, con frutto e freschezza (descrittori corrispondenti al naso) che riequilibrano la vena sapida, piuttosto netta e molto ben integrata.
Molto elegante la beva, con ritorni di cacao e liquirizia in un finale minerale, lungo, complesso e scalare, rinvigorito da sbuffi speziati. Vino di grande gastronomicità, “Tancredi” 2011 di Donnafugata è compagno perfetto delle carni, dagli arrosti ai brasati. La vendemmia in questione evidenzia un tannino in fase distensiva, che fa presagire almeno altri quattro o cinque anni ad alti livelli.
LA VINIFICAZIONE
I vigneti collinari atti alla produzione del blend di Tancredi si trovano nella Sicilia occidentale, per l’esattezza presso la Tenuta Contessa Entellina (PA) e nei territori limitrofi. L’altitudine varia da 200 a 600 metri sul livello del mare.
Si tratta di suoli franco-argillosi con buona presenza di calcare, ricchi in elementi nutritivi come potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco. La raccolta delle uve avviene manualmente in cassette, con attenta selezione delle uve in vigna (resa variabile tra i 50 e i 60 quintali per ettaro).
La vinificazione precede la fermentazione in acciaio, con macerazione sulle bucce per quattordici giorni a una temperatura compresa tra i 26 e i 30 gradi. Tancredi 2011 ha affinato 14 mesi in barrique di rovere francese e 30 mesi in bottiglia, prima di essere messo in commercio.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.