Finigeto sbarca sui Colli Tortonesi per produrre Derthona Timorasso e Barbera Monleale. La notizia è stata diffusa dallo stesso Aldo Dallavalle, titolare della cantina di Montalto pavese (PV), in Oltrepò pavese. «Al momento gli ettari acquistati sono 2,5 nel Comune di Monleale – spiega a winemag.it Dallavalle – ma l’obiettivo è di raddoppiarli, arrivando a un totale di 5 ettari». L’acquisto riguarda un terreno al momento non lavorato, sul quale Finigeto impianterĂ 2,5 ettari di Timorasso per la produzione del Derthona. L’ampliamento consentirĂ poi di produrre anche Barbera della sottozona Monleale dei Colli Tortonesi.
«Il sogno di produrre Timorasso nasce dal mio grande amore per questa uva del Piemonte – continua Aldo Dallavalle (nella foto) – che si affianca a quello per l’Oltrepò pavese. L’idea di acquistare un terreno e iniziare a produrre Derthona si è fatta sempre piĂą concreta negli ultimi mesi, sino all’acquisto del terreno messo a punto proprio nel corso di questa settimana, nel comune di Monleale». Finigeto amplia così i propri orizzonti, guardando a una delle denominazioni di maggiore successo degli ultimi decenni, capace di attirare l’attenzione di molti imprenditori vinicoli e brand delle Langhe del Barolo.
Un exploit internazionale, dovuto soprattutto alla caparbia di vignaioli come Walter Massa, che hanno creduto in questa uva quando ne esistevano pochi ettari. L’operazione della Famiglia Dallavalle arriva a 18 anni dalla fondazione dell’azienda vinicola, nata nel 2005 ed evolutasi nel 2012 con la costruzione della cantina a Montalto pavese. Quarantaquattro gli ettari a disposizione di Finigeto in Oltrepò, per una produzione complessiva di circa 100 mila bottiglie.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicitĂ fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Viaggio tra i vini qualitĂ prezzo della Borgogna con Gabriele Gorelli MW
- Farinetti non ha mai detto che «il Barolo» è «un vino dolce, va con tutto e si beve freddo»
- «Ritorno al piede franco per sostenibilità viticoltura»: la proposta di Donato Lanati
- Manzoni Bianco e Turchetta: Carezzabella lancia i vini del Polesine sulla scena nazionale
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg: vendemmia 2023 «soddisfacente»
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali piĂą autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila (in primis quelli cagionati da haters e “screditatori” seriali). Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai piĂą importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiositĂ i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.