Trento Doc, «bollicine di montagna»? Eppure, il 92% dei vigneti si trovano sotto alla quota di collina. Ovvero ad altitudini inferiori ai 600 metri sul livello del mare. Il dato emerge da un’inchiesta esclusiva di winemag.it. Solo in 5 dei 62 Comuni in cui sono presenti vigne iscritte alla produzione dello spumante Metodo classico del Trentino si supera questa soglia. La media del vigneto Trento Doc si assesta piuttosto su 420 metri sul livello del mare.
Si tratta di dati ufficiali, elaborati dall’Organismo di Controllo dalla Camera di Commercio di Trento (CCIAA), sulla base delle evidenze della Provincia Autonoma di Trento, riferite alla vendemmia 2021. Lecito chiedersi se la comunicazione impostata negli anni dall’Istituto Trento Doc possa essere lesiva dei diritti dei consumatori? Il claim «bollicine di montagna» non è l’unico elemento a poter confondere le acque e creare un immaginario poco realistico.
«BOLLICINE DI MONTAGNA»: LA COMUNICAZIONE DEL TRENTO DOC
Il video pubblicato qui sopra a corredo dell’inchiesta di winemag.it accompagna l’apertura del sito web ufficiale dello spumante Trento Doc. In grande evidenza una serie di immagini che fanno riferimento ad altitudini elevate, in cui la viticoltura è impraticabile. Vette innevate e pendii inarrivabili utili però ad avvalorare la tesi di una produzione Trento Doc di “alta montagna”, più che a raccontare il territorio in cui, realmente, prendono vita gli spumanti trentini.
I dati raccolti da winemag.it confutano anche diverse informazioni presenti sul portale del Trento Doc. Si legge che le «bollicine di montagna» nascono da «vigneti situati ad un’altitudine fra i 200 e i 900 metri sul livello del mare, in un ambiente con climi caratterizzati da forti escursioni termiche giornaliere in grado di conferire alle uve complessità aromatica, eleganza e freschezza».
A RIVA DEL GARDA VIGNETI A 102 METRI SUL LIVELLO DEL MARE
Il vigneto più “basso” dello spumante trentino si trova nel Comune di Riva del Garda, ad appena 104 metri sul livello del mare (54.164 metri quadrati di Chardonnay). Il più “alto” è nel Comune sparso di Altopiano della Vigolana: appena 372 metri quadrati di Pinot Bianco, a 876 metri.
Per trovare gli altri vigneti di (vera) “montagna” bisogna spostarsi a Bleggio Superiore (30.053 m² a 647 m slm), Tenna (8.813 m² a 612 m slm), Stenico ( 326.256 m² a 609 metri) e Vallarsa (9.869 m² a 606 m slm). Tirando le somme, solo 50,4 ettari del vigneto Trento Doc si trovano ufficialmente in “montagna”, sui 1.294,82 ettari complessivi. Appena il 3,8% della superficie totale di produzione: 8 vigneti sui 127 iscritti in occasione della vendemmia 2021.
DOC TRENTO – VENDEMMIA 2021 SUPERFICI RIVENDICATE PER COMUNE E VARIETÀ |
|||
Comune | Varietà | Sup. raccolta (metri quadrati) |
Altitudine media (metri) |
ALTOPIANO DELLA VIGOLANA | PINOT BIANCO | 372 | 876 |
PINOT BIANCO | 4.173 | 724 | |
CHARDONNAY | 109.546 | 679 | |
BLEGGIO SUPERIORE | CHARDONNAY | 30.053 | 647 |
PINOT NERO | 15.141 | 639 | |
TENNA | CHARDONNAY | 8.813 | 612 |
STENICO | CHARDONNAY | 326.256 | 609 |
VALLARSA | CHARDONNAY | 9.869 | 606 |
TRENTO DOC, «BOLLICINE DI MONTAGNA»? L’INCHIESTA DI WINEMAG.IT
Sempre secondo i dati ufficiali forniti a winemag.it dall’Organismo di controllo della Camera di commercio di Trento, appena 28 vigne si trovano tra 500 e 582 metri sul livello del mare. Molte di più quelle a 400 m: sono 41, per l’esattezza situate tra i 404 e i 487. Ventiquattro i vigneti tra i 301 e i 397 m slm. Altrettanti quelli presenti tra 104 e i 289 metri di “altitudine” (7 quelle sotto i 200). Da notare che in “vetta” ci sono due vigneti di Pinot Bianco. Ma è interessante anche il focus sulla produzione nelle varie fasce.
Se i numeri del reale “vigneto di montagna” del Trento Doc sono impietosi, fa ancora più effetto scoprire che solo 183,96 ettari si trovano tra 500 e 582 metri. La maggior parte del vigneto delle cosiddette «bollicine di montagna» si trova piuttosto tra i 500 e i 582 metri sul livello del mare (6.645.164 m², ovvero 664,51 ettari, con appena 9 appezzamenti sopra i 550 m slm). Sono poi 273,79 gli ettari tra i 300 e i 400 m; 122,12 gli ettari tra 104 e 289. Tradotto: dei 1.294,82 ettari rivendicati per la vendemmia 2021, 1.244 si trovano sotto la quota di “montagna”.
Grazie ai dati raccolti in esclusiva da winemag.it è possibile stilare la “Top 10” dei Comuni con la maggiore superficie vitata raccolta a Trento Doc lo scorso anno. Al primo posto Trento (258,21 ettari a 404 m di media slm). Medaglia d’argento a Madruzzo (89,38 ettari a 382 metri). Bronzo per Cembra Lisignago (51,39 ettari a 517 m). Seguono Mori (48,73, 414 m), Lavis (92,8 ettari fra 301 e 464 m), Rovereto (43,09 a 379 m slm) e Cavedine (41,91 ettari a 432 m). In coda Volano (39,09 a 254 metri), Vallelaghi (33,83 ettari, 409 m slm medi) e Stenico (32,62 a 609 m slm).
DOC TRENTO – VENDEMMIA 2021 SUPERFICI RIVENDICATE PER COMUNE E VARIETÀ |
|||
Comune | Varietà | Sup. raccolta (metri quadrati) |
Altitudine media (metri) |
TRENTO | CHARDONNAY | 2.582.168 | 404 |
MADRUZZO | CHARDONNAY | 893.806 | 382 |
CEMBRA LISIGNAGO | CHARDONNAY | 513.958 | 517 |
MORI | CHARDONNAY | 487.386 | 414 |
LAVIS | CHARDONNAY | 480.498 | 301 |
ROVERETO | CHARDONNAY | 430.907 | 379 |
CAVEDINE | CHARDONNAY | 419.166 | 432 |
VOLANO | CHARDONNAY | 390.973 | 254 |
VALLELAGHI | CHARDONNAY | 338.374 | 409 |
STENICO | CHARDONNAY | 326.256 | 609 |
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Metti un weekend in Alsazia: fino al 30 luglio c’è la Tournee des Terroirs
- Sigillo antifrode vini Igp del Sannio, parla Libero Rillo: «Basito da chi ci ostacola»
- È iniziata Campania Stories 2023: ritorno in Irpinia e braccia tese al Vulture
- La Sicilia del vino, sempre più matura e di qualità: radiografia di Sicilia en Primeur
- Vini rossi “leggeri”, grandi bianchi e spumanti: è ora di (ri)scoprire la Loira
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai maggiori concorsi enologici internazionali in Europa. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia.