Teroldego Rotaliano Doc Mastri Vernacoli Cavit Trento

3 out of 5 stars (3 / 5) Vino amatissimo in Trentino, il Teroldego fu la “bevanda” privilegiata dei banchetti regali dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, nell’Ottocento. Ed è proprio da queste terre che deriverebbe il nome Teroldego. Ovvero dall’incrocio delle parole “Tiroler” (Tirolo, l’area geografica a cavallo delle Alpi, tra Italia e Austria-Germania) e “gold” (oro): da qui “Tiroler Gold”, coniugato in italiano in Teroldego. L’oro del Tirolo, denominazione di origine controllata dal 1971. Un “oro liquido” che da tempo, ormai, ha varcato i confini territoriali d’origine, giungendo sulla tavola di tutti gli italiani (e non solo) grazie anche alla grande distribuzione organizzata. Oggi, sotto la lente d’ingrandimento di vinialsupermercato.it, finisce appunto il Teroldego Rotaliano Doc di Cavit, nota azienda vitivinicola di casa a Trento, capoluogo del Trentino. La premessa è che non si tratta certo di uno dei prodotti di punta della cantina in questione, che lo inserisce nella linea “Mastri Vernacoli”: la meno prestigiosa del brend. Siamo comunque di fronte a un ottimo vino da tavola, non convenzionale, che tra l’altro necessita del corretto abbinamento per essere ‘compreso’ appieno. Un vino a buon mercato, ma comunque decisamente di valore; tutt’altro che banale. Nel calice, il Teroldego Rotaliano Doc Mastri Vernacoli Cavit si presenta di un colore rosso intenso, quasi impenetrabile, se non fosse per i riflessi viola accesso che gli fanno da cornice. Il naso è molto intenso, ma allo stesso tempo elegante: si avverte subito un sostenuto richiamo ai frutti di bosco. Fragoline, lamponi, more, mirtilli sotto spirito. Non manca la viola mammola: fresca ed eterea. Al palato, il Teroldego Rotaliano Doc Mastri Vernacoli Cavit si rivela subito quale vino di corpo, al limite del tannico. E’ asciutto, ma allo stesso tempo le note fruttate, con spiccati richiami – oltre ai frutti di bosco – anche alla prugna, conferiscono un certo equilibrio all’assaggio, smorzandone le vene tendenti all’amarognolo che si fanno largo sin dal principio. L’abbinamento perfetto di questo vino potente e forzuto è quello con le carni alla brace, ma anche ai primi piatti della tradizione trentina, come le zuppe, la polenta e il bollito. Vino tutt’altro che ‘facile’, il Teroldego Rotaliano Doc Mastri Vernacoli Cavit è il prodotto dei vigneti che crescono nella zona della Piana Rotaliana, compresa tra i Comuni di San Michele all’Adige (frazione di Grumo), Mezzolombardo e Mezzocorona.Prezzo pieno: 5,70 euro
Acquistato presso: Il Gigante

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