Venerdì 2 dicembre il nuovo Consiglio nazionale ha eletto Roberto Donadini presidente nazionale Fisar. La Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori ha così un nuovo management per il quadriennio 2023-2026-. «Ringrazio in primo luogo gli associati che nelle elezioni dello scorso ottobre hanno avuto fiducia nel nostro progetto e i consiglieri nazionali per questa nomina», sono le prime parole di Roberto Donadini.
«Mi impegnerò con determinazione – aggiunge il neo presidente Fisar – per mettere al centro della nostra Federazione le Delegazioni che operano con grande impegno su tutto il territorio nazionale. Investiremo molto sulla formazione dei nostri relatori e sommelier per stare al passo con i tempi che viviamo». Un riferimento, quello di Donadini, alla grande sfida dell’enoturismo» in cui la “nuova Fisar” intende «vivere da protagonista».
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Viaggio tra i vini qualità prezzo della Borgogna con Gabriele Gorelli MW
- Farinetti non ha mai detto che «il Barolo» è «un vino dolce, va con tutto e si beve freddo»
- «Ritorno al piede franco per sostenibilità viticoltura»: la proposta di Donato Lanati
- Manzoni Bianco e Turchetta: Carezzabella lancia i vini del Polesine sulla scena nazionale
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg: vendemmia 2023 «soddisfacente»
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila (in primis quelli cagionati da haters e “screditatori” seriali). Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.