Marisa Leo, manager della Comunicazione delle Cantine Colomba Bianca di Mazara del Vallo, in Sicilia, è stata uccisa dall’ex marito Angelo Reina. La notizia dell’ennesimo femminicidio sconvolge l’Italia e il mondo del vino, che si stringe attorno alla famiglia della vittima. Marisa Leo, originaria di Salemi, aveva 39 anni. Tre anni fa aveva denunciato l’ex per stalking per poi tornare a vederlo, per riavvicinare la piccola figlia al padre. Il fatto è avvenuto mercoledì 6 settembre.
Angelo Reina, 42 anni, ha rivolto diversi colpi di pistola nei confronti di Marisa Leo nelle campagne tra Mazara del Vallo e Marsala. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, l’avrebbe invitata nell’azienda agricola di famiglia con la scusa di un tentativo di conciliazione. Dopo averla uccisa ha rivolto la pistola contro se stesso, suicidandosi all’interno della propria auto. Commosso il saluto a Marisa Leo da parte dei colleghi delle Cantine Colomba Bianca, realtà vitivinicola siciliana che raccoglie 6 cantine dislocate nella provincia di Trapani.
IL FEMMINICIDIO DI MARISA LEO IN SICILIA
«Ciao Marisa – si legge sul sito web e sui canali social della cooperativa guidata da Leonardo Taschetta – eri e sarai luce. È stata strappata alla vita Marisa Leo, responsabile marketing e comunicazione di Colomba Bianca. Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily».
Era attiva contro la violenza di genere. È inesplicabile – continua la nota della cantina in ricordo di Marisa Leo – immaginare una nuova vendemmia senza Lei. Siamo sgomenti. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la perdita che subisce la famiglia di Marisa, di cui ci sentiamo parte integrante anche noi».
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila (in primis quelli cagionati da haters e “screditatori” seriali). Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.