Langhe e mondo del vino italiano ed internazionale in lutto per la scomparsa di Luciano Sandrone, 76 anni. Un addio che lascia un vuoto incolmabile, perché ad andarsene oggi, giovedì 5 gennaio 2023, è il custode di Cannubi Boschis, «la vigna dove tutto ebbe inizio». La culla del Barolo. Già nel 1977, Cannubi Boschis fu la prima terra che accolse arte e passione di questo monumento del vino italiano.
Nel 1981, Luciano Sandrone incontra a Vinitaly il primo buyer dei suoi vini: un americano, che decide di acquistare tutta la produzione (circa 1.500 bottiglie). È l’inizio del mito. Negli anni Novanta, la figlia Barbara e il fratello Luca accompagnarono Luciano Sandrone nel viaggio esclusivo e in un’interpretazione ancora oggi unica delle Langhe. Tra i progetti più recenti, quello che segna una sorta di passaggio di consegne all’ultima generazione.
Si tratta di “Aleste“, Barolo «espressione di Cannubi Boschis e della famiglia». Un omaggio di Luciano Sandrone alle nuove generazioni, unione dei nomi di battesimo dei nipoti Alessia e Stefano. Un progetto che racchiude la storia, l’esperienza e il futuro. Nella culla del Barolo, dove tutto è iniziato, ed è destinato a proseguire.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- I migliori vini senza alcol? Da un buon vino base. Ed è già guerra tra industrie
- «L’eclettica Nosiola protagonista tra i bianchi italiani»: l’ultima scommessa di Proposta Vini
- Dentro la testa di un buyer vino Gdo: tra listini, inflazione e mosse sull’assortimento
- Barolo e Roero: tre cantine da non perdere a Grandi Langhe 2023
- Regno Unito nuova patria dello Chardonnay entro il 2050?
Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con almeno un euro al mese.