Cantine Settesoli: Giuseppe Bursi riconfermato presidente

La cooperativa siciliana sceglie per la continuità manageriale, forte dei dati di bilancio positivi

Giuseppe Bursi, già presidente di Cantine Settesoli per il triennio 2017-2020, è stato nuovamente confermato dell’Assemblea dei Soci alla guida dell’azienda vitivinicola siciliana. Resterà in carica fino a dicembre 2023.

Su un numero complessivo di soci aventi diritto di voto pari a 1584, i votanti effettivi sono stati 960. Il presidente uscente si è aggiudicato 700 preferenze, seguito da uno dei due vicepresidenti in carica, Antonino Scirica, con 656 voti, e da Giuseppe Antonio Bilà con 642 preferenze.

Nonostante la pesantissima situazione pandemica – afferma Giuseppe Bursi – il piano di azione messo in atto dal Consiglio di Amministrazione ha permesso di poter affrontare questa crisi. Il nostro obiettivo è stato e sarà quello di dare riconoscibilità e valore ai marchi aziendali Settesoli, Mandrarossa e Inycon, costruendo una familiarità con i brand e facilitando le dinamiche di vendita».

«Saremo fedeli ai quattro presupposti fondamentali che hanno orientato le nostre scelte in questo passato triennio, e che si sono rivelate vincenti: sostenibilità e rispetto per l’ambiente, eccellenza, accessibilità, importanza della coltivazione biologica dei vigneti».

L’efficacia di questo approccio è confermata dai dati di bilancio (1 luglio 2019 – 30 giugno 2020) presentati all’Assemblea dei Soci, periodo nel quale i dati di vendita di Cantine Settesoli registrano un consolidamento del fatturato dei brand aziendali nei canali della distribuzione organizzata, con un incremento costante del prezzo medio rispetto all’anno precedente.

Gli effetti della pandemia da Covid 19 hanno di contro bloccato le vendite nel canale Horeca sia in Italia che nel mondo con una riduzione del fatturato da marzo a giugno 2020. Le perdite sono state arginate con le vendite on line e con l’utilizzo di piattaforme e-commerce per la commercializzazione in Italia e nel resto del mondo.

«L’azienda – continua Bursi – sta focalizzando le proprie risorse ed il proprio impegno per cogliere tutte le opportunità offerte dal buon andamento delle vendite nel canale Off Trade sia in Italia che all’estero, in particolare nel mercato dei vini biologici e dei vini di alta qualità. Siamo infatti convinti che queste attività ci garantiscano una migliore allocazione della produzione ed un più adeguato riconoscimento del valore alle uve conferite dai soci».

«Per raggiungere questi risultati – conclude – il management dovrà rimanere fedele al proprio percorso, che deve puntare a tre obiettivi principali: il rafforzamento della competitività, cercando di conquistare nuove posizioni di mercato a prezzi più remunerativi; il controllo della dinamica dei costi aziendali, attuando più incisivi processi di razionalizzazione delle spese di gestione; la continuità nell’orientamento dei nuovi piani varietali, al fine di raggiungere un giusto equilibrio tra esigenza produttive e remunerazione riconosciute dal mercato».

La rielezione di Giuseppe Bursi è un importante segno di apprezzamento, nel segno di una continuità manageriale che ha portato importanti risultati sotto il profilo gestionale, economico e d’immagine per l’azienda che, fondata nel 1958, raggruppa oggi 6000 ettari di vigneto gestiti da 2000 soci che coltivano 34 varietà di uve nazionali ed internazionali.

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