Nuova etichettatura vini Ue e ingredienti, non solo critiche: esultano FederMosti e MUST

«Il consumatore acquisirà in maniera diretta un’informazione fondamentale, ovvero se il vino è stato arricchito»

Nuova etichettatura vini Ue e ingredienti: esultano FederMosti e MUST
Non solo critiche al nuovo sistema di etichettatura vini dell’Ue che entrerà in vigore l’8 dicembre 2023, in seguito alla c
omunicazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 Novembre. «Eravamo già molto soddisfatti  per aver contribuito alla definizione dell’obbligo di indicare nell’etichetta elettronica il mosto d’uva concentrato e il saccarosio tra gli ingredienti per l’arricchimento dei vini – afferma Marco Bertagni, presidente delle associazioni di settore dei mosti FederMosti e MUST – ma lo siamo ancora di più adesso che la dizione “ingredienti” è stata oggetto di un upgrading. Andrà posta nell’etichetta cartacea e da lì, attraverso il QR Code, il consumatore acquisirà in maniera diretta un’informazione fondamentale, ovvero se il vino è stato arricchito con un derivato dell’uva, o con uno zucchero esogeno a questa filiera».

Le sostanze utilizzate per l’arricchimento sono considerate ingredienti «nella misura in cui sono aggiunte durante la produzione e presenti nel prodotto finito», anche se sotto forma modificata, e devono pertanto essere indicate nell’elenco degli ingredienti. I termini «mosto di uve concentrato» e «mosto di uve concentrato rettificato» possono essere sostituiti ciascuno dall’indicazione «mosto di uve concentrato» oppure possono essere raggruppati e figurare nell’elenco degli ingredienti soltanto come «mosto di uve concentrato». Il saccarosio, l’altra sostanza ammessa per l’arricchimento, deve essere indicato separatamente.

«Siamo dispiaciuti per i produttori di vino per la tempistica, inadeguata, con cui l’Unione Europea ha diramato le disposizioni operative – conclude Bertagni – che costringerà a modificare molte etichette già stampate. Tuttavia, per quanto riguarda l’esplicita indicazione dello zucchero in etichetta cartacea tramite QR Code, si tratta di un successo pieno, che all’inizio del processo di revisione dell’etichettatura dei vini sembrava una chimera».

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