(4 / 5) E’ il prodotto di alta gamma dell’Azienda agricola Eredi Angelo Icardi, almeno tra quelli reperibili nella grande distribuzione organizzata. Pariliamo del Barolo, considerato (a buona ragione) il “re dei vini” italiani. Con il Barolo Icardi ci si avvicina al top della produzione vinicola del Piemonte (e in particolare della zona di Cuneo), che per ovvi motivi resta lontana dalle logiche dei supermercati. Una buona bottiglia, dunque, per cominciare a farsi un’idea delle caratteristiche uniche di questo vino, capace di fare proseliti in Italia e nel resto del mondo.
L’investimento – perché di questo penso di tratti – è di circa 20 euro, per l’annata 2010. Considerata la grande capacità di invecchiamento, si tratta quindi di un prodotto piuttosto giovane, che potrebbe (anzi dovrebbe) essere conservato in cantina almeno un altro anno, prima di essere consumato. Ovviamente in commercio si trova Barolo ben più “vecchio”, ma questo non è il caso della grande distribuzione organizzata, su cui si focalizza questo blog. Per la produzione viene utilizzato vitigno Nebbiolo al 100%, autoctono della zona delle Langhe divenuta nel 2014 patrimonio dell’Unesco, in particolare nel Comune di Castiglione Tinella.
Al naso, il Barolo dell’Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi svela comunque le caratteristiche note floreali di viola, seguite da sentori di piccoli frutti di bosco a bacca nera e dal finale, lungo, di spezie. Già nel calice, dove si presenta di un colore rosso granato, si intuisce la potenza di questa denominazione di origine controllata e garantita, davvero unica e pregiata. All’assaggio emerge una buona persistenza, resa ammaliante dalle note fruttate inziali (molto decise) e dal finale di pepe nero e liquirizia. Un ottimo abbinamento per il Barolo dell’Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi è quello con l’agnello o, comunque, con primi piatti a base di ragù di selvaggina (cinghiale, per esempio) e cacciagione in generale.
Prezzo pieno: 20 euro
Acquistato presso: Il Gigante
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.