Assovini Sicilia a Vinitaly 2022 con 41 aziende

La regione arriva da un anno positivo: +13% nell’export e 95,8 milioni di bottiglie certificate

Assovini Sicilia a Vinitaly 2022 con 41 aziende

Sono quarantuno le cantine associate ad Assovini Sicilia che popoleranno Vinitaly 2022. L’associazione, nata nel 1998, oggi riunisce 89 aziende e rinnova la sua partecipazione alla 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati di Verona, «con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la diversità del patrimonio enologico siciliano».

«È il Vinitaly del rilancio e della ripartenza- sottolinea Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia- l’associazione che riunisce 89 vitivinicultori siciliani. Dopo due anni di stop forzato, c’è voglia di ritornare ad incontrarsi in presenza».

La produzione vinicola delle quarantuno aziende di Assovini Sicilia a Vinitaly 2022 rappresenta gran parte delle indicazioni geografiche territoriali e le denominazioni della Sicilia.

Insieme all’Assessorato regionale dell’Agricoltura, Assovini Sicilia ha organizzato la masterclass “Le piccole denominazioni virtuose della Sicilia”, condotta da Francesco Pensovecchio, direttore di Wine in Sicily. L’obiettivo è quello di valorizzare le piccole denominazioni e il legame tra vino e territorio.

I NUMERI DELLA SICILIA A VINITALY 2022

«Il mondo ha sete di vino siciliano – commenta ancora il presidente de la Gatinais – di conoscere la sua biodiversità attraverso le sue cultivar autoctone che rappresentano il suo straordinario patrimonio vitivinicolo».

Una Sicilia vitivinicola capace di attrarre il mercato estero, segnando un +13% nell’export dei vini nei primi nove mesi del 2021 (Wine Monitor-Istat), con oltre 103 milioni di euro esportati. A questi dati, si aggiunge lo splendido risultato del Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia, che ha chiuso il 2021 con 95,8 milioni di bottiglie certificate con tale denominazione, in crescita del 6% rispetto al 2020.

La Sicilia del vino di qualità ha sempre dato il massimo al Vinitaly, esprimendo i propri valori distintivi: territori, vitigni, tradizioni ma anche innovazione, ricerca, capacità comunicativa e marketing.

La nostra regione – sottolinea Lilly Ferro Fazio, vicepresidente Assovini Sicilia – torna a crescere più di prima, grazie ai tanti segnali positivi che generano fiducia e prospettiva dopo anni incerti e difficili».

«Il vino siciliano, con standard qualitativi sempre più alti e condivisi, esprime una capacità competitiva verso l’alto. Ora – conclude Lilly Ferro Fazio – dobbiamo sentirci doppiamente coinvolti nel sostenere la ripresa della ristorazione in Italia e del turismo eno-gastronomico come fattori decisivi nella crescita dei prossimi anni».

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