Il settore del vino italiano sta pagando lo stallo politico e l’assenza di un Ministro. Questo l’allarme lanciato oggi da Unione italiana vini (Uiv) per mano del presidente Ernesto Abbona.
«Il vino italiano – dice Abbona – si sta reggendo esclusivamente con le forze degli imprenditori, ma ci sono ormai troppi nodi politici irrisolti che stanno venendo al pettine. Serve un esecutivo e un ministro per rimettere il settore sui binari del rilancio, per dare seguito alle norme e tradurle in azioni concrete per le imprese. Ristori inevasi, Dpcm sulla chiusura anticipata delle enoteche, decreto Sostenibilità, Promozione, sono i principali dossier inerti che stanno fortemente penalizzando i produttori».
Secondo l’associazione, che rappresenta più di 150.000 viticoltori e l’85% dell’export del vino italiano, lo stallo sta penalizzando su più fronti le aziende già in difficoltà. A partire dai pagamenti dei ristori su contributi regionali alla distillazione, riduzione delle rese e stoccaggio dei vini di qualità (circa cinquanta milioni di euro), a oggi del tutto inevasi da Agea nonostante la scadenza fissata al 31 dicembre dello scorso anno.
Un’altra vittima della crisi di Governo che affligge indirettamente i produttori è il maldestro Dpcm che obbliga alla chiusura anticipata, alle ore 18, le enoteche e i negozi specializzati. Un danno, stimato dall’Associazione Vinarius che ancora non ha avuto risposta sulla ratio del decreto, del 30% sul fatturato giornaliero. Inoltre, giacciono gli strumenti di rilancio.
È il caso del decreto attuativo sulla sostenibilità, la cui approvazione era stata annunciata invano entro gennaio, o delle risorse legate alla promozione di un settore che rende al Paese una bilancia commerciale attiva di circa sei miliardi di euro ogni anno.
«Anche in questo contesto – osserva Uiv – lo stallo politico e decisionale non ha consentito una riflessione più ampia sulle priorità di politica vitivinicola in merito a una diversa rimodulazione del Piano nazionale di sostegno 2021, portando a tagli lineari per 15 milioni di euro su tutte le misure senza un confronto preliminare con un comparto che chiede, invece, a gran voce maggiori risorse per la promozione per il rilancio dell’export».
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Bertani Domains: Giuseppe di Gioia è il nuovo Business Development Director
- Federdoc: decisioni del Governo Cinese lesive per i Consorzi di tutela
- Giacenze vino italiano a 6,9 miliardi di litri. Coldiretti: «Serve la distillazione»
- Vsq Metodo classico Rosé Note d’Agosto, Az. Agr. Alessio Brandolini
- Brunello di Montalcino: un’araba fenice sulla mattonella della vendemmia 2020
WineMag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata giornalistica registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone. Editiamo con cadenza annuale la “Guida Top 100” migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a WineMag.it, con un euro al mese