“Se vuoi essere unico, devi essere differente” CIt. Il vignaiolo apocrifo. Ecco come si viene accolti sulla homepage della cantina Calabretta, oggi protagonista della nostra degustazione.
Siamo in Sicilia, alla scoperta di etichette “rivoluzionarie”per vinificazione e tipologia di proposta. L’azienda è triple A: Agricoltori, Artigiani, Artisti.
Il vino sotto la nostra lente di ingrandimento è il GaioGaio, vino rosso che proviene da vigne giovani appena impiantate in contrada Calderara da una rigorosa selezione massale e, in parte, a piedefranco. Un vino rosso della gradazione di 13% di alcol in volume consigliato per qualsiasi occasione del quale vengono prodotte solo 4000 bottiglie.
LA DEGUSTAZIONE
All’esame visivo GaioGaio dell’azienda Calabretta si veste di un rosso rubino, con riflessi che virano su un granato appena accennato. Un’ estrema limpidezza, accompagna una buona scorrevolezza con lacrime fitte che scendono nel calice.
Il naso è abbastanza austero, non regala moltissimo, ma comunque emergono note fresche vegetali che ben si sposano con i frutti rossi e alcune foglie di pepe.
Discorso diverso per il palato, dove incontriamo a primo impatto una buona astringenza che regala una bevuta asciutta e pulita. La tanta mineralità si percepisce da un ritorno di grafite ben bilanciata da sensazioni di lampone e mela rossa.
LA VINIFICAZIONE
GaioGaio è un blend di uve Nerello Cappuccio e Nerella Mascalese. La vendemmia viene effettuata manualmente. La vinificazione avviene con diraspatura, pigiatura, inizio della fermentazione spontanea e macerazione per 7 giorni con frequenti rimontaggi in contenitori di acciaio. La fine della fermentazione alcolica e malolattica avviene in contenitori di legno da 70/75 hl con affinamento sulle fecce fini in botti di rovere di Slavonia da 50/60/70/75 hl per circa 11 mesi. Il suolo dal quale provengono le uve è di origine vulcanica con sabbia mista a sassi e pietre. I vigneti hanno circa 5 anni, sono allevati ad alberello disposti a filiera con pianta bassa e lavorati in biologico. La densità media ceppi per ha: 5750 con produzione media per ettaro di 40.0 hl.
Calabretta è una delle aziende più antiche del versante nord dell’Etna oggi alla quarta generazione. Coltiva i propri vigneti seguendo la tradizione plurisecolare dell’Etna con uso limitato di zolfo e rame e potature manuali che garantiscono basse rese per ettaro. Dagli anni novanta, sotto la guida dell’ultima generazione, nelle persone di Massimo Calabretta e suo figlio Massimiliano, con investimenti mirati, ha riorganizzato la cantina e affiancato alla classica produzione di vini come Etna Rosso monovitigni, vini di contrada e vini bianchi. Una cantina particolare disposta su più livelli interrati dove i vini unici per terroir affinano naturalmente in vecchie botti di legno.
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