Operazione contro il vino contraffatto in Italia. Nel mirino dei falsificatori, questa volta, brand noti come Gaja, Antinori, Ornellaia e Masseto. Sassicaia, Tignanello, Sito Moresco, Amarone della Valpolicella e Ripasso i vini contraffatti da nove persone indagate e oggetto di misure cautelari in varie provincie italiane, nell’operazione coordinata dalla Procura di Asti.
In azione, ieri 10 dicembre, i Carabinieri del Nas e del Comando provinciale di Cuneo, nonché i Finanzieri del Comando provinciale di Asti. Cinque gli arresti domiciliari e quattro gli obblighi di dimora fra il Piemonte, Genova, Pesaro-Urbino, Milano, Roma e Brindisi.
Associazione a delinquere, riciclaggio, auto-riciclaggio, contraffazione di altri pubblici sigilli, frode nel commercio di bevande e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine alimentare sono le accuse, oltre all’utilizzo e all’emissione di fatture false per operazioni inesistenti.
Un’indagine allargata alla Svizzera, in particolare al Canton Ticino, dove il sodalizio criminale avrebbe preso avvio nel 2016. Ben 54 mila le bottiglie di vino contraffatte con cui la banda avrebbe avviato il business, riuscendo a realizzare un giro d’affari di 932 mila euro in due anni, sino al 2018.
Nel corso dell’ultimo anno, risultano sequestrate complessivamente 15 mila bottiglie, 10.600 etichette contraffatte, 8.393 contrassegni di Stato di vini Doc e Docg, 165.320 capsule con marchi e loghi di aziende e oltre 200 chili di sostanze vietate in ambito enologico (aromi, sciroppi, coloranti), per un valore di rivendita pari a 200 mila euro.
“L’attività – spiega il procuratore di Asti Alberto Perduca – è stata orientata alla tutela della concorrenza e del sistema imprenditoriale sano, allo stato fortemente provato dalla sensibile contrazione dell’economia dovuta all’attuale emergenza sanitaria, nonché del Made in Italy agroalimentare e dei consumatori, potenziali destinatari di prodotti privi dei requisiti minimi di qualità e sicurezza”.
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Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con almeno un euro al mese.