Nittardi: dove vino ed arte si incontrano

Vino e arte. Questo è il binomio che Nittardi porta avanti fin da quando Stefania Canali e Peter Femfert hanno acquisisto la proprietà nel 1981. Siamo a Castellina in Chianti, nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico, cui si aggiungono nuovi terreni in Maremma alla fine degli anni ’90.

Dal 2013 l’azienda è sotto la guida di Léon Femfert, che dopo alcune esperienze in varie zone vinicole ha deciso di dedicarsi alla proprietà di famiglia. Quindici gli ettari vitati in Chianti più altri quindici in Maremma, 130.000 bottiglie prodotte, conversione a regime Bio iniziato nel 2014 e completato con la vendemmia 2017.

LA DEGUTAZIONE
Chianti Classico DOCG 2016, Casanuova di Nittardi, Vigna Doghessa. Sangiovese in purezza da singola vigna che affina 14 mesi in tonneaux di rovere francese ed altri 4 in cemento. Fruttato al naso con chiari sentori di ciliegia e mora seguiti da erbe aromatiche e leggere nota speziata. In bocca il sorso è pieno ma scorrevole per la viva acidità ed il tannino morbido.

Chianti Classico DOCG 2015, Belcanto. 90% Sangiovese e saldo da vitigni locali come Colorino, Canaiolo e Malvasia Nera. Affinamento di 12 mesi in botti da 500 litri e 30 ettolitri. Elegante al naso, ove frutta rossa e spezie delicate si alternano. Leggero sentore “verde” che si avverte anche in bocca. Di buon corpo e con tannino vivo chiude con finale fresco e mediamente persistente.

Maremma Toscana DOC 2015, Ad Astra. Sangiovese 40%, Cabernet Sauvignon 25%, Merlot 20%, Sirah 5%, Cabernet Franc 5% ed un 5% di “vitigni segreti”. Quattordici mesi di affinamento in barrique nuove ed usate. Colore profondo e naso intenso. Più nette le note terziarie rispetto ai vini precedenti. Pepe, radici aromatiche come liquirizia e rabarbaro, leggera nota di vaniglia. Tannino leggermente ruvido e buona freschezza fanno pensare ad un prodotto “da aspettare”.

Chianti Classico Riserva DOCG 2015, Riserva Nittardi. Sangiovese in prevalenza con 5% di Merlot a saldo. Due anni di affinamento in tonneaux. Naso ricco. Macchia mediterranea, ciliegia, prugna. Buon terziario di spezie ed una leggera nota ematica. In bocca non delude, morbido ed avvolgente, di buona freschezza e con tannino ancora ben presente. Elegante e lungo il finale.

Toscana IGT 2008, Nectar Dei. Cabernet Sauvignon 55%, Petit Verdot 20%, Merlot 20%, Sirah 5%. Due anni di barrique e tonneaux sia nuovi che usati. Mora, lampone e ribes. Poi pepe, tabacco, liquirizia, cuoio ed la dolcezza della vaniglia. Pieno, di corpo e grande morbidezza. Tannino vellutato e grande persistenza. Come dire “dieci anni e non sentirli”.

VINO E ARTE
È la storia stessa della tenuta Nittardi ad aver ispirato Stefania e Peter a questo binomio. Risale al 1183 il primo documento in cui si parla di “Villa Nectar Dei“, casa di Monaci Benedettini dediti, fra l’altro, alla viticoltura. Risale invece al 1549 l’acquisto di Nittardi da parte di Michelangelo Buonarroti. Ecco quindi che alla produzione vinicola si affianca l’idea di far realizzare ogni anno un’etichetta ed una carta d’imballo da un artista internazionale.

Sono ormai 73 le opere esposte in azienda. Una sorta di piccolo museo che si affianca alle annate storiche presenti in cantina.

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