”Se la ami non abbandonarla’,’ Peroni e LeZZanzare a Bari contro l’abbandono del vetro

L’associazione LeZZanZare, ha avviato una campagna di sensibilizzazione ambientale per invitare i cittadini baresi a non abbandonare i rifiuti e soprattutto le bottiglie di birra in mare, pratica molto diffusa in particolare nella stagione estiva. Lo slogan, promosso con un video virale su Youtube e su Facebook è ”Se la ami, non abbandonarla”. Alessandro Antonacci de LeZZanZare ha fatto notare, che durante l’organizzazione della campagna, il cui video è stato girato per le vie di Bari, è emerso che a non rispettare l’ambiente sono gli abitanti della ”Bari bene”, a dispetto di quello che si potrebbe pensare. I cittadini dei quartieri più popolari si dimostrano più attenti e virtuosi. La campagna è stata presentata a pochi giorni dalla festa patronale che richiama per strada migliaia di persone che consumano birra, soprattutto Peroni che rimane uno dei simboli locali, nonostante ora non sia più di proprietà italiana. Peroni ha il patrocinio della campagna, supportata dall’assessorato all’Ambiente e allo Sport e dall’Amiu. Il presidente della municipalizzata Gianfranco Grandaliano e Piero Petruzzelli  hanno reso noto che sta per istituzionalizzarsi un decreto ”sul vuoto a rendere” per rendere più efficace e virtuosa la filiera delle bottiglie di vetro dal produttore al venditore fino al consumatore. La campagna prevederà anche affissioni di locandine negli esercizi pubblici che vendono birra e la diffusione di video di personaggi del capoluogo pugliese che metteranno la faccia in una gigantografia della birra Peroni invitando a non disperdere il vetro nell’ambiente. LeZZanZare, associazione impegnata in campagne di educazione alla vita e all’educazione civica, è stata tra le promotrici della giornata “Bari Pedala”, ha organizzato un mostra mostra fotografica al Chiringuito dal titolo ”Peroni: prima la seduci, poi l’abbandoni” con gli scatti di Pino Maiorano.

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria

Leave a Comment