I giovani australiani abusano di vino in bag: è allarme medico

L’ordine dei medici australiani del Royal College of Physicians  (RACP) ha chiesto al governo federale l’aumento delle imposte sul vino a basso prezzo, contenuto nelle ”goon bag”, anche chiamate bag in box il cui elevato consumo tra i giovani, anche durante veri e propri ”goon parties”  sta crescendo in modo preoccupante. Nessun riferimento alla qualità del prodotto, ma ai danni e agli incidenti provocati dalle quantità eccessive che i giovani e anche gli alcolisti consumano dato il prezzo accessibile. ”Non si tratta di impedire che le persone bevano vino, ma si tratta di tassare l’alcol a buon mercato affinché non se ne abusi” ha dichiarato il Presidente del RACP al Daily Post. Gli operatori sanitari  australiani hanno sollecitato il governo ad intervenire quanto prima sull’incremento dell’imposta su questa tipologia di vino, attualmente legata al valore e non al volume, assimilando la tassazione a quella vigente sulla birra. Secondo i medici, l’aumento delle accise permetterà anche al governo  di tagliare costi sanitari per un valore approssimativo di 1,3 miliardi di dollari, stimando il costo sociale relativo all’abuso di alcol attorno ai 36 miliardi di dollari.  Perplessità espresse da Bruce Tyrell, presidente della Hunter Valley Association che raccoglie i produttori della Hunter Valley, una delle regioni vinicole più note e antiche dell’Australia. Secondo Tyrell la proposta andrebbe ingiustamente a discapito dei bevitori di vino a basso reddito. (foto Mtv.com.au)

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