Franciacorta nel futuro: obiettivo 2027

Era il 21 luglio 1967 quando con Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto dello stesso anno) venne istituita la Doc Franciacorta.

Il cinquantesimo anniversario diventa così occasione non solo per celebrare i successi, ma anche e soprattutto per riflettere sul futuro, progettando il proprio orizzonte al 2027, attraverso una ricerca condotta con il sociologo Domenico De Masi.

I risultati sono stati presentati lo scorso 18 settembre in un convegno organizzato presso il Relais L’ Albereta di Erbusco (BS). Molti i nomi che hanno preso parte alla presentazione: gli imprenditori Andrea Illy (presidente Altagamma) ed Oscar Farinetti (fondatore e ideatore di Eataly), i docenti Roberta Garibaldi (Università degli studi di Bergamo) ed Andrea Rea (Università Bocconi di Milano), i giornalisti enoici Federico Quaranta (Decanter – Rai Radio Due) e Karin O’ Keefe (Wine Enthusiast). A rappresentare le istituzioni il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Ad aprire la discussione Vittorio Moretti, presidente del Consorzio Tutela Franciacorta, che sottolinea come “con le nostre vigne abbiamo ridisegnato il territorio, conferendogli un sapore unico” e come “Ora, con questa ricerca, vogliamo guardare in prospettiva e disegnare il nostro futuro nei prossimi dieci anni. Vogliamo farlo insieme a quanti, con compiti istituzionali, hanno a cuore questo territorio, capace di unire in modo unico il sistema del vino, l’ospitalità e il turismo ambientale.”

Il sociologo Domenico De Masi, nella cui ricerca sono contenute oltre 1000 affermazioni articolate su una dozzina di temi diversi (dal vino al processo di produzione e distribuzione, dal territorio al turismo, dal marketing alla comunicazione), sottolinea come progettare il futuro sia indispensabile nella società post-industriale fortemente dinamica come quella in cui operiamo. Ciò che emerge dalla sua ricerca è “un ottimismo che non ho mai avuto modo di riscontrare in altri contesti”.

In questa direzione gli interventi delle personalità partecipanti. E così se Farinetti spinge perché il Consorzio si ponga come modello di riferimento proponendo di esser “i primi ad introdurre nel vostro disciplinare il tema del biologico”, è Andrea Illy a vedere nel prodotto un simbolo dell’eccellenza italiana “La Franciacorta e il Franciacorta possono rappresentare la dolce vita italiana. Lasciamo pure al Prosecco l’aperitivo e allo Champagne le grandi occasioni”.

Andrea Rea e Roberta Garibaldi evidenziano come il connubio cibo-vino-turismo possa essere un ottimo motore per lo sviluppo futuro, mentre è Karin O’ Keefe a porre l’accento sul puntare al mercato statunitense con vini a dosaggio zero e vitigni autoctoni.

Infine è Federico Quaranta, che sottolinea come occorre ripartire dai valori autentici del territorio per attrarre le nuove generazioni, perché i giovani “sono molto più preparati ed informati, ma anche fortemente orgogliosi di ciò che nel mondo trasmette i valori di eccellenza. Bisogna saperli raggiungere e convincerli: questa è la sfida”.

“La nostra regione è conosciuta per il suo dinamismo industriale – sottolinea il governatore Roberto Maroni – ma le potenzialità della Lombardia in ambito agricolo, turistico e culturale sono straordinarie. Al Consorzio chiedo di essere – conclude Maroni – non solo uno strumento di tutela ma anche di promozione, in una virtuosa sinergia pubblico-privato”.

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