Se «le parole sono importanti», a volte, i numeri, lo sono ancor di più. Come il “2023” per la famiglia Fenocchio, scelto per l’esordio sul mercato del Barolo Bussia Riserva 2008 90dì: 2023, 2008, 90. Numeri che si accavallano, pezzi fondamentali (non gli unici, peraltro) di un’unica storia. Macerazione di 90 giorni (da lì il nome) per il Nebbiolo che non venne all’epoca commercializzato, «per attendere il momento opportuno per rilanciarlo». Eccoci quindi ad oggi. Il 2023, con il carico di significati che si porta dietro, è per Claudio Fenocchio «il momento migliore per “l’uscita ufficiale” di un vino prodotto in numeri limitati».
«Ho deciso di rimetterlo sul mercato – spiega il vignaiolo – proprio perché è un anno veramente importante per la nostra famiglia». Il 2023 rappresenta in primis l’anno del centenario dalla nascita di Giacomo Fenocchio. Ma anche i 60 anni di Claudio ed i 20 di Eleonora, una delle due figlie di Claudio. Un anno, dunque, che racchiude passaggi fondamentali tra le generazioni. Incroci frutto del caso, che sembrano studiati a tavolino. Del resto, il Barolo Bussia Riserva 2008 90dì, ha sempre guardato alla tradizione. Senza snaturarla.
Quindici anni fa – ecco un altro numero – Claudio Fenocchio decise di fare una prova di lunga macerazione, alla maniera del papà; nel “cru del cuore” della famiglia, che proprio lì vive da sempre. Duecento bottiglie, in vendita solo in cantina, proprio in Località Bussia 72, a Monforte d’Alba. «Celebrare con grandi eventi e feste non è proprio il tono di voce che mi contraddistingue, insieme a mia moglie Nicoletta e alle mie figlie Letizia ed Eleonora». In fondo, nulla parla davvero di un vignaiolo e della sua famiglia come un vino.
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