Dazi Usa sul vino, Coldiretti: “Italia graziata, ora Ue dialoghi con Biden”

L’agroalimentare italiano vale 4,7 miliardi di euro negli Stati Uniti

“Con l’elezione del nuovo presidente Usa Biden occorre avviare un dialogo costruttivo ed evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti, che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati, in un momento drammatico per gli effetti della pandemia”.

Lo afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sui nuovi dazi Usa nei confronti di Francia Germania, che entreranno in vigore dal 12 gennaio 2021. Nella lista, oltre componenti degli aeromobili, anche vino e cognac.

“Gli Stati Uniti – aggiunge Prandini – sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 2,8% nei primi nove mesi del 2020″.

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L’Italia è il principale esportatore di vino negli Stati Uniti, per un valore di oltre 1,5 miliardi di euro nel 2019, in leggero calo del 5% quest’anno per effetto della pandemia Covid-19, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno.

L’annuncio delle nuove tariffs a carico dei prodotti di Francia e Germania avviene proprio in occasione dell’accordo tra Ue e Cina sugli investimenti. Un patto non gradito agli Usa, che ha visto protagonisti i leader dei due Paesi europei, Angela Merkel e Emmanuel Macron.

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