(Leggi qui gli ultimi sviluppi della vicenda). Il fascino a stelle e strisce del “Black Friday” lascia il segno in Veneto. L’Auchan di Mestre è stato costretto al ritiro immediato di una partita di Amarone della Valpolicella. Il punto vendita della catena francese esibiva interi pallet del più nobile dei vini veneti, al prezzo shock di 8,49 euro per l’annata 2008.
L’etichetta incriminata è quella dell’Amarone della Valpolicella Doc Classico “Argento” di Vini S.C.I.C. Srl, riconducibile alla famiglia produttori Bixio, che controlla tra l’altro Poderi San Bonifacio, azienda distribuita da Mondello Wines Srl di via Villabella nell’omonimo Comune alle porte di Verona.
Tra gli avventori del supermercato, nel venerdì dei prezzi folli che in questo 2016 ha coinvolto anche il Belpaese, forse anche qualcuno interessato a documentare l’ennesimo schiaffo a una Denominazione già maltrattata in Europa e negli Stati Uniti.
Il vino, come dimostrano le foto pubblicate in esclusiva da vinialsupermercato.it, era in vendita al 50% rispetto al prezzo pieno. Immediata la segnalazione a Siquria, Società italiana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti Spa, l’organismo di certificazione riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole nato nel 2009 da un progetto condiviso dal Centro Vini Veneti (CE.VI.VE.), ente impegnato nell’attività di valorizzazione delle denominazioni di origine venete, con C.S.I. Spa, società leader nell’ambito della certificazione e della qualificazione dei sistemi di gestione della qualità e di prodotto, operante anche a livello europeo ed internazionale.
Le indagini sono tuttora in corso sul lotto ritirato e vedono coinvolto il Corpo Forestale dello Stato e la Guardia di Finanza. I militari dovranno stabilire la validità delle certificazioni, oltre alla fattura di vendita della partita di Amarone della Valpolicella al Gruppo Auchan Spa, che ha sede a Rozzano, nel Milanese. A destare sospetti è chiaramente il prezzo stracciato di Argento 2008. Meno di 9 euro risultano al limite del “sottocosto” e più comuni al costo di un Ripasso nella grande distribuzione organizzata. Le rese al 40%, i costi relativi all’affinamento, l’ammortamento, il packaging e i costi del capitale umano necessario alla distribuzione e pubblicizzazione del prodotto risulterebbero così compromessi.
“Non ci risulta di aver distribuito in Auchan alcun Amarone e non produciamo un Amarone denominato Argento”, è il commento di Davide Camarda, che esclude un interessamento della famiglia Bixio nelle operazioni in corso.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.