La birra friulana Dormisch non sarà più prodotta. Il tentativo di rilancio del marchio, acquisito da Peroni nel 2017, è durato solo tre anni. A quanto pare le ragioni dello stop risiedono nei risultati insoddisfacenti: numeri troppo piccoli per una multinazionale per pensare di far proseguire la produzione, anche se al momento non arrivano dichiarazioni ufficiali dallo stabilimento di Padova (dove viene prodotta Dormisch).
Muore così, sotto la logica dei numeri del colosso giapponese (Peroni è infatti parte del gruppo Asahi Breweries), un’altra realtà “locale” e “territoriale” del mondo brassicolo italiano. Sebbene prodotta nello stabilimento Peroni di Padova, infatti, Dormish è realizzata al 100% con malto coltivato in Friuli, con un impiego di circa 1.500 tonnellate di orzo distico all’anno.
Inoltre Dormisch è distribuita solo nella propria regione e forse proprio questo ne ha rappresentato il limite agli occhi di Asahi/Peroni, il giro d’affari del Friuli Venezia Giulia è evidentemente troppo piccolo per giustificare il mantenimento della produzione.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Terroir nel whisky: ecco la prova
- Dopo la birra analcolica è giunta l’ora dei “distillati senza alcol”?
- Marchio “Birra contadina”: scontro Coldiretti-Consorzio Birra Italiana-Cascina Motta
- Nasce Strada Ferrata, la distilleria figlia di Birrificio Italiano e Railroad Brewing
- Unionbirrai: proposta la Legge Regionale sulla birra artigianale per rilanciare il settore
Ingegnere per formazione, sommelier per passione. Un amore ardente per il whisk(e)y che fluisce attraverso birra e vino. Grande curiosità e voglia di conoscere, che si traduce in voglia di condividere. Perché condividere la cultura arricchisce tanto chi riceve quanto chi dona. Slàinte! WineMag.it edita con cadenza annuale la “Guida Top 100” migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a WineMag.it, con un euro al mese