Oltre il 50% delle richieste nazionali per nuovi vigneti arrivano dal Veneto. Richieste eccessive che non potranno essere soddisfatte visto che la normativa europea stabilita dalla Pac (politica agricola comune), per il 2014-2020, prevede che ad ogni regione spetti l’1% di incremento della superficie vitata posseduta. Il Veneto attualmente dispone di 80.000 ha e da normativa ne potranno essere concessi solo 800 aggiuntivi. La richiesta complessiva della regione è stata di 34.000 ettari, a fronte di 3586 istanze avanzate anche da aziende cerealicole e zootecniche che vorrebbero convertire la loro attività non più redditizia. A far la parte del leone la provincia di Treviso e Verona, ma sono pervenute numerose richieste anche da zone non a tradizione vinicola della provincia di Venezia e Rovigo. I dati sulle richieste sono stati diffusi da Confagricoltura Treviso, sulla base dei dati dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), che ha chiuso l’istruttoria il 31 marzo. Per Gianclaudio De Martin, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Treviso, questo principio crea una turbativa, favorendo le enormi superfici di centinaia di ettari del Rodigino e del Veneziano rispetto al viticoltore storico trevigiano, il quale dispone al massimo di poche decine di ettari.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- 50 anni di VDP.Weinbörse: l’evoluzione del vino tedesco dallo sfuso ai Grosses Gewächs
- Gavi Riserva: sprint del Consorzio con la rielezione di Maurizio Montobbio a presidente
- Marchisio da Vitevis a Cadis: all’orizzonte un maxi gruppo Soave-Bardolino-Valpolicella?
- Lo Champagne nel 2024? Sostenibilità, Piwi e nuovi Bureau nei Paesi chiave
- Jacopo Bonanini, figlio d’arte: primo vino a 11 anni e ricavato in beneficenza
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.