L’avevamo già incontrato all’edizione 2017 di “Agave Experience”. Oggi, sotto il nostro naso attento, ecco il Tequila Anejo di Patrón. Avete letto bene, “il”, perché “tequila” è maschile e non femminile come invece troppo spesso si sente e si legge.
LA DEGUSTAZIONE
Ci incuriosisce subito col suo colore oro antico, limpido ma non brillante. Immediatamente fresco al naso dove la nota erbacea dell’agave si mescola bene con sentori d’agrume. Seguono note dolci di vaniglia, dattero ed uva passa. L’affinamento in legno si fa sentire sul finire del bouquet.
In bocca entra morbido ed equilibrato, 40% ben integrati nel corpo scorrevole. Dolcezza di miele e frutta esotica (melone), forse un ricordo di frutta secca che si sposa ad una nota di caramello. Il finale è affumicato e persistente.
IL TEQUILA PATRON
Per il suo prodotto di punta Patròn utilizza sola agave azul (agave blu) coltivata sul altipiano di Jalisco in Messico ed accuratamente selezionata. Una volta cotta a vapore e fermentata è sottoposta a doppia distillazione ed invecchiata per minimo dodici mesi in botti piccole di rovere francese.
Il risultato è ciò che abbiamo nel bicchiere: un distillato “nobile”. Nato non per essere utilizzato in preparazioni e cocktail (dove saprebbe comunque esprimersi meravigliosamente) ma per svelare tutti i suoi profumi se consumato liscio in un bicchiere a tulipano.
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Ingegnere per formazione, sommelier per passione. Un amore ardente per il whisk(e)y che fluisce attraverso birra e vino. Grande curiosità e voglia di conoscere, che si traduce in voglia di condividere. Perché condividere la cultura arricchisce tanto chi riceve quanto chi dona. Slàinte!