Sgarbi shock: “L’Amarone mi sta sul cazzo. Io bevo Lambrusco”

VERONA – Ride la platea. Ride l’intervistatore. Ridono le autorità, in prima fila. Tutto bene, insomma. Bene. Ma non benissimo. “L’Amarone mi sta sul cazzo. Io bevo Lambrusco” è l’ultima sparata di Vittorio Sgarbi. Una boutade – in verità poi corretta, anzi argomentata – che fa discutere. Soprattutto perché proferita in occasione della giornata inaugurale di Anteprima Amarone 2014, sabato 3 febbraio al palazzo della Gran Guardia di Verona. Qualche mugugno in sala, mentre l’istrionico critico proseguiva nel suo intervento attaccando anche gli organizzatori di alcune mostre, a cui è stato…

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