Barbaresco, Gaja espianta un terzo della vecchia vigna Sorì San Lorenzo (foto-video)

Barbaresco, Gaja espianta un terzo della vecchia vigna Sorì San Lorenzo (video-foto)

Angelo Gaja ha espiantato circa 1,14 dei 4,34 ettari di vecchie piante di Nebbiolo del suo vigneto Sorì San Lorenzo. Si tratta della parcella dalla quale nasce l’omonimo Barbaresco, tra i vini simbolo della cantina, nonché icona della regione vinicola piemontese. Un vino ricercato da collezionisti di tutto il mondo, entrato nel mito per il suo legame viscerale con il noto produttore. Forse anche per questo, Gaja è restio a commentare la decisione. «La mia cantina non ha un sito web, figurarsi se voglio comunicare i dettagli sui lavori in…

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Angelo Gaja: i colori della crisi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Angelo Gaja. IL COLORE DELLA CRISI E se fosse il 2021 la continuazione dell’anno orribile del vino italiano? Le premesse non mancano. In Italia si suonano le trombe per la vendemmia 2020 che promette di essere la più ricca di uva al mondo. Non è un primato invidiabile in presenza di una crisi dei consumi senza precedenti che si abbatte su tutti i mercati e coinvolge TUTTE le cantine del mondo gonfiandone le giacenze. Per fronteggiare la quale il ministro Bellanova aveva stanziato misure…

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L’Indice Bigot: un metodo per valutare il potenziale qualitativo del vigneto

Si chiama Indice Bigot il metodo col quale è possibile valutare il potenziale qualitativo di un vigneto. Prende il nome dal suo creatore, l’agronomo friulano Giovanni Bigot, che ha messo in correlazione il vigneto e la qualità finale del vino. Un approccio che si basa su studi e sperimentazioni pluriennali nei terroir più vocati d’Italia. L’indice è stato presentato lo scorso primo febbraio, nella tenuta di Castello di Cigognola in Oltrepò pavese. Accanto a Bigot, il produttore Angelo Gaja – a cui l’agronomo fornisce consulenza da anni – e Stefano…

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“Cambiamenti”. La lettera di Angelo Gaja

“CAMBIAMENTI. Non è solo il clima a minacciare di cambiare. VINEXPO BORDEAUX è stata per lungo tempo la fiera internazionale del vino per eccellenza. Nata nel 1981, con cadenza biennale, è via via cresciuta attirando espositori e visitatori da tutto il mondo. Anche troppi per una città che non era abbastanza grande da accoglierli tutti e soffriva momenti di forte disagio. Fu così che un numero crescente di produttori dell’area bordolese, in concomitanza, si attrezzarono ad accogliere negli chateaux gli ospiti più qualificati offrendo loro di partecipare agli eventi prestigiosi…

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VinoVip al Forte: summit di grandi nomi alla Capannina

FORTE DEI MARMI – Dalle Alpi dolomitiche alle Apuane, ovvero da Cortina al litorale di Forte dei Marmi. La storica rivista enologica italiana Civiltà del bere si prepara al lancio di un nuovo evento originale e raffinato. La ventennale manifestazione VinoVip, che riunisce a Cortina d’Ampezzo negli anni “dispari” i grandi nomi dell’enologia e produttori emergenti, nell’estate 2018 approda sul lido del Forte. VinoVip ospita in Versilia il Gotha della produzione enologica italiana, con aziende vitivinicole top, tra grandi firme (i Protagonisti alla Capannina di Franceschi) e una selezione di…

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Prontuario delle Langhe: vino, gastronomia e degustazione da Gaja e Cavallotto

Il nome Piemonte deriva dal latino Pedemontium, cioè la regione situata “ai piedi dei monti”. In origine tale nome era limitato a un territorio molto più ristretto dell’attuale, compreso tra il corso superiore del Po e il Sangone. In seguito si estese sempre più, seguendo le fortune dei Savoia, fino a comprendere il Canavese, il Monferrato, le Langhe, le valli alpine, il Vercellese e il Novarese. Proprio le Langhe e il suo vitigno principe, il Nebbiolo, sono l’oggetto del nostro wine tour. L’etimo del nome “Langa”, che in piemontese indica…

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Verticale di Barbaresco Gaja 1995-2012: cronaca di una Langa sconvolta

Non capita spesso di prendere parte a una degustazione verticale di vini del grande produttore piemontese Angelo Gaja. L’occasione l’altra sera, in provincia di Milano, grazie alla delegazione sommelier Fisar di Bareggio. Sul “tavolo”, nettari di tutto rispetto: tutti Barbaresco delle annate 1995, 2000, 2006, 2011 e 2012. Ecco qualche appunto. E qualche considerazione. Barbaresco Gaja 1995 Di una freschezza e acidità memorabile. Colore granato bellissimo, quasi luminoso. Al naso solo violetta e qualche richiamo di frutta, matura ma non troppo. Non presentava neanche un terziario (a differenza del 2006,…

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