Feudi di Guagnano e Ais portano il vino “oltre ogni barriera” a Lecce

sommelierIn partenza oggi, nella casa circondariale di Lecce, il primo corso di avvicinamento alla degustazione del vino, rivolto ai detenuti. L’iniziativa, “Il vino oltre ogni barriera” è stata promossa dalla cantina Feudi di Guagnano e accolta con entusiasmo dalla direttrice del carcere Rita Russo.  Partner del progetto anche la delegazione Ais di Lecce che si è offerta di mettere a disposizione i docenti. “Era da un po’ di anni – ha dichiarato a LeccePrima Gianvito Rizzo amministratore della cantina Feudi di Guagnano e promotore dell’iniziativa – che ci balenava in testa l’idea di consentire anche agli ospiti di un carcere di imparare a degustare i grandi vini del nostro territorio e a conoscerne la storia. Poi, forse per “pudore intellettuale” o perché molte volte non si sa nemmeno da dove iniziare, la “cosa” è rimasta sospesa. Poi, un bel giorno, la direttrice del carcere di Lecce ha “aperto le porte” a quello che forse è il primo corso per sommelier rivolto a detenuti, uomini e donne, realizzato in Italia. Siamo convinti che questa esperienza sarà straordinaria e unica, non solo per questi studenti speciali ma anche per tutti noi”. Il corso si articolerà in diverse lezioni che tratteranno il mondo del vino a tutto tondo, dalla coltivazione della vite, alle tecniche di vinificazione, i vitigni della Puglia, le tecniche di servizio del vino e la sua conservazione. Tra i docenti anche alcuni poliziotti della questura “winelovers” che metteranno a disposizione anche le loro competenze di eno-appassionati. Al termine del corso, previsto per dicembre, verrà organizzato un evento in cui verranno rilasciati gli attestati di partecipazione. Il vino veicolo di reinserimento nella società quindi. L’iniziativa è la prima nel suo genere, anche se il vino oltre le sbarre in qualche modo ci è già passato in Toscana ad esempio con il progetto del vino Gorgona prodotto dai detenuti per Frescobaldi e con il progetto delle vigne sull’isola di Pianosa sempre nell’ambito Frescobaldi per il sociale.

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