Frutto della passione, pompelmo, bosso: ecco come riconoscere il “vero” Müller Thurgau, che possiede questi aromi caratteristici determinati dai “tioli varietali“. Si tratta di composti volatili solforati, che risultano responsabili del profilo aromatico e che in questo vino risultano «a concentrazioni superiori, anche di molto, alle soglie sensoriali». A scoprirlo è una ricerca curata dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con sei atenei (Bologna, Napoli, Padova, Torino, Trento e Verona) che ha riguardato lo studio sui composti solforati varietali e il loro ruolo contributo all’aroma dei vini bianchi italiani e…
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