Si preannuncia spumeggiante la prossima edizione di Live Wine, al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi 14, a Milano. L’appuntamento è un must per gli amanti del buon vino: in degustazione i prodotti di 140 cantine italiane e internazionali, attentamente selezionate da Ais Lombardia e da “Vini di Vignaioli” Fornovo, realtà che ha come scopo “la tutela dei vini sani, che esprimono il loro territorio e la loro annata”. Vini “vivi e digeribili”, dunque, la cui produzione “non è soggetta alla moda del momento ma solo alla natura”. Si aprono le danze sabato 5 marzo, dalle 14 fino alle 20. Domenica 6 marzo l’appuntamento è dalle 12 alle 20, con area dedicata appositamente ai bambini. Lunedì 7 marzo, invece, porte aperte dalle 10 alle 17. Sono molte le attività collaterali che caratterizzeranno l’edizione 2016 di Live Wine. Quattro degustazioni uniche saranno condotte da Samuel Cogliati (iscrizioni al sito: http://www.livewine.it/it/incontri-e-degustazioni-guidate-2016/): “Loira: il territorio, i vignaioli, i vini” e “Jura: il territorio, i vignaioli, i vini”, con intervista e degustazione assieme a François Morel; “Laguna nel bicchiere”, alla scoperta dei rarissimi vini di Venezia; e infine “Champagne: Blanc de…quoi?”, un percorso alla cieca nel cuore della Francia.
Inoltre l’imperdibile occasione di conoscere le leggendarie birre Lambic del birrificio belga Cantillon, in un percorso curato dall’esperto Patrick Böttcher. Tra gli eventi del ‘fuori salone’ Live Wine Night segnaliamo il party dedicato al “buon bere” e alla musica dal vivo, organizzato con la collaborazione del ristorante Un Posto a Milano a Cascina Cuccagna, sabato 5 marzo, dalle 20.30 in via Cuccagna 2. Durante il salone sarà possibile acquistare i vini direttamente dagli espositori e degustare anche cibo artigianale di qualità. L’ingresso al pubblico costa 16 euro, che diventano 13 per i soci Ais. Per gli operatori Horeca 10 euro, previa iscrizione al link: http://www.livewine.it/it/operatori/.
LA DEGUSTAZIONE
I vini in degustazione avranno caratteristiche ben precise, legate alle tecniche di produzione dei vignaioli che aderiscono all’evento. Invalicabile, per esempio, il limite di 50 mg/l di solforosa totale per i vini rossi (la legge ne permette fino a 150 mg/l). Limite di 70 mg/l di solforosa totale per i vini bianchi e rosati (la legge ne permette fino a 200 mg/l). Limite di 100 mg/l di solforosa totale per i vini dolci (i limiti di legge vanno dai 200 ai 300 mg/l a seconda delle tipologie). Vini, inoltre, che presenteranno una varietà di colori differente da quelle canoniche, capaci di discostarsi dal classico “giallo paglierino” o dal “rosso granato”, ottenuti dalla vinificazione di vitigni autoctoni.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila (in primis quelli cagionati da haters e “screditatori” seriali). Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.