Un braccialetto giallo con la scritta “omaggio”, attaccato al collo delle bottiglie vendute abusivamente. Così, un produttore di vino austriaco, ha eluso i serrati controlli al Merano Wine Festival 2017.
E’ avvenuto il 10 settembre, nella giornata di apertura della manifestazione enologica che ha richiamato migliaia di persone nella cittadina dell’Alto Adige.
Un’organizzazione pressoché impeccabile quella del patron del Merano Wine Festival, Helmuth Köcher. Uomini della sicurezza a tutti gli ingressi delle sedi della manifestazione. Vietato uscire per strada con i calici, per i quali è stata richiesta una cauzione dorata: 10 euro.
Eppure, tra i banchi del Kurhaus, ecco all’opera il furbetto. Alle proprie spalle diversi cartoni di vino. Assistiamo a quattro vendite, tutte attorno ai 20 euro, nell’arco della mezz’ora dedicata alla degustazione delle numerose etichette del produttore (tutte ottime, peraltro). Una macchia nera sulla candida immagine di professionalità della fiera del vino più “chic” d’Italia.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila (in primis quelli cagionati da haters e “screditatori” seriali). Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.