Merano Wine Festival: alla Gourmet Arena in scena la birra artigianale italiana

MERANO – Il Merano Wine Festival 2018 si è contraddistinto anche per l’alto livello delle birre artigianali presenti nell’area della GourmetArena.

Beerpassion” e non poteva essere diversamente; 10 birrifici a rappresentare da nord a sud, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, un’Italia in cui il fenomeno birra è oramai una certezza.

Lo dimostrano le tipologie delle birre presentate. Ecco quindi far capolino dai banchi non più solo Weiss, Blanche, Golden Ale o Stout ma anche Vienna, Barley Wine, IGA e molto altro.

Lo dimostra la qualità dei prodotti presentati. Balza subito all’occhio (meglio, al naso ed al palato) dopo pochi assaggi come le IPA siano ormai sdoganate dallo stereotipo di birra fortemente luppolata che marca solo sentori agrumati. IPA meno amare e più aromatiche, più complesse e meno stucchevoli.

I MIGLIORI ASSAGGI
Menzione d’onore per Birrificio dell’Etna che presenta la birra più originale ed armoniosa dei nostri assaggi: Poliphemus. Una Italian Grape Ale realizzata con Nerello Mascalese, il vitigno tipico dell’Etna. Scorrevole al palato ho note di frutti rossi, uva sultanina, canditi e miele d’acacia. Luppolo non invasivo. Una birra che si potrebbe abbinare bene con il tipico cannolo siciliano.


Birre pulite e con una propria identità anche le altre della linea. Ulysses è un’American Pale Ale beverina che coinvolge coi sentori luppolati di agrume e frutta tropicale. Ephesto (Belgian Double) è decisamente più complessa: frutta candita, caramello, leggera speziatura per una birra di buon corpo. Prometheus, Imperial Stout, ha note tostate di caffè e cacao che fanno da contorno ad un sentore di frutta sotto spirito.

Conferma l’alto livello della proprio produzione Birra Flea che qui porta Adelaide dal piacevole profumo erbaceo, Margherita dalla spiccata freschezza e sentori del luppolo quasi assenti e Violante, floreale al naso con bocca caramellata e chiusura amaricante.

Le tre birre di Gloria Mundi, giovane birrificio marchigiano, si distinguono per il buon corpo e la grande mineralità. Interessanti le due Vienna, quella a bassa fermentazione di Ca’ Barley, molto maltata e con note di caramello, e quella ad alta fermentazione di Nerobrigante, più tostata e luppolata.

La Morosina, birrificio agricolo lombardo di Abbiategrasso (MI), spicca per Sensia una birra gluten free che compensa il minor corpo con un’aromaticità ricca e variegata. Infine Kukà si fa notare per l’originalità di due calici: Rosa e Caviar. La prima è ottenuta con l’aggiunta di frutti rossi in fase di maltaggio.

Il risultato è una birra di colore e schiuma rosa con un ingresso in bocca fruttato e finale speziato. Caviar è invece ottenuta con l’aggiunta di caviale. Marina e salmastra al primo naso cui seguono profumi fruttati di pesca nettarina per un sorso che chiude con una nota pepata.

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria

Leave a Comment