Rese a novanta quintali ettaro per Asti Spumante e Moscato d’Asti docg

Dieci quintali di riserva vendemmiale e un eventuale esubero aromatico del 20% per le uve Moscato bianco

Resa a 90 quintali ettaro, dieci quintali di riserva vendemmiale e un eventuale esubero aromatico del 20% per le uve Moscato bianco per Asti Spumante e Moscato d’Asti docg, indicazione analoga a quella dello scorso anno.

È quanto è emerso dalla riunione che si è tenuta lunedì scorso nella sede del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti. Parte agricola e parte industriale, dopo un articolato dibattito, hanno trovato un accordo in vista della vendemmia 2020 con indicazioni che tengono conto dei dati di vendita e del rilascio delle fascette ministeriali che hanno segnato un +4% unendo i numeri di Asti Spumante e “tappo raso”.

Con dati certamente non negativi e che, nonostante le molte incognite, fanno sperare per il futuro si poteva e si doveva dare fiducia a un territorio, a uomini e a donne che lavorano da tutta una vita per la crescita dell’Asti e del Moscato d’Asti”,  ha commentato il presidente del Consorzio, Romano Dogliotti.

“Bene l’intesa sulle rese a ettaro delle uve Moscato bianco che dà stabilità al comparto in vista del delicato appuntamento della vendemmia. Bisogna, tuttavia – ha aggiunto Giacomo Pondini, direttore del consorzo – tenere sotto osservazione attenta e costante le variazioni e le indicazioni che giungono sia dai mercati interni sia da quelli esteri. Solo così si potranno predisporre quelle azioni di difesa e valorizzazione che sono necessarie al consolidamento e allo sviluppo della denominazione in Italia e nel mondo”.

Ora gli sguardi sono rivolti ai filari dove l’uva Moscato bianco è in piena fase di maturazione con segnali che già sembrano prevedere una raccolta anticipata. Come sempre, però, sarà il meteo a dare l’ultima parola.

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