Cervim: servono misure a favore della viticoltura eroica

Incontro col sottosegretario alle Politiche agricole Centinaio per chiedere sostegni

Sostegni e misure per i viticoltori eroici pesantemente colpiti dalla pandemia, ma anche l’attuazione del decreto della viticoltura eroica. Sono questi in sintesi i temi al centro dell’incontro fra il Cervim e il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che ha visto anche la partecipazione del coordinatore e dello staff dell’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta.

«Un confronto molto proficuo – commenta il presidente Cervim, Stefano Celi – sulle forme di sostegno che potranno essere messe in atto per consentire alla viticoltura eroica di sopravvivere e permettere ai viticoltori di mantenere il loro indispensabile presidio sul territorio».

«C’è la necessità – sottolinea il sottosegretario Centinaio – di aiutare economicamente gli agricoltori eroici in quanto necessitano di interventi mirati, dati alti costi di gestione, per evitare lo spopolamento delle aree rurali montane. Questa pandemia ha praticamente bloccato il turismo ed il canale Horeca, che sono i maggiori mercati di riferimento di questa filiera”.

“Altro tema – prosegue il sottosegretario – la necessità di riconoscere ulteriormente il grande lavoro fatto dal Cervim anche a livello ministeriale e infine una veloce regolamentazione del registro dei vigneti eroici e storici per dare un riconoscimento all’importanza di chi ha creduto in un certo tipo di agricoltura».

Secondo il Cervim servono azioni di promozione sui mercati, anche esteri, specificatamente pensati per le caratteristiche delle piccole aziende eroiche nonché un sostegno per la realizzazione e manutenzione di tutte le infrastrutture necessarie per la coltivazione e mantenimento dei terreni caratteristici della viticoltura eroica.

«Il Cervim – aggiunge il presidente Celi – auspica che possano essere assunti specifici provvedimenti a tutela di questo settore. Misure specifiche che tengano conto delle ridotte produzione e dell’alto valore dei vini eroici. Inoltre sostegni adeguati e proporzionati al valore delle produzioni e finanziamenti a tasso agevolato specifici per la peculiarità delle aziende a viticoltura eroica».

Il Cervim inoltre attende l’attuazione del decreto per la salvaguardia dei vigneti eroici e storici entrato in vigore dopo la pubblicazione a fine settembre sulla Gazzetta Ufficiale.

«Il decreto – spiega Roberto Gaudio, del Cda Cervim – rappresenta un punto di partenza, un riconoscimento che deve tradursi in un’azione concreta di rilancio. I viticoltori eroici svolgono un ruolo insostituibile per la sorveglianza e il mantenimento del territorio.

“Con la manutenzione di tutte le infrastrutture di sostegno dei terreni – conclude Gaudio – a partire dai muretti a secco, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, e dalla regimazione delle acque i viticoltori contribuiscono alla prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico e di degrado dei territori, a vantaggio dell’intera comunità nazionale».

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