Nasce Piccini 1882, nuovo brand per le cinque Tenute

Unisce Fattoria di Valiano, Tenuta Moraia, Villa al Cortile, Regio Cantina e Torre Mora

Piccini 1882“, ovvero una famiglia e la sua storia centenaria nel mondo del vino. Nuovo battesimo per la nota casa vinicola toscana guidata da Mario Piccini e dai figli Benedetta, Ginevra e Michelangelo, che utilizzerà il nuovo brand al posto di “Tenute Piccini”.

Un modo ancor più “intimo” per comunicare e accomunare il progetto di qualità che interessa le tenute, per oltre 200 ettari vitati, dal Chianti Classico alla Maremma passando per Montalcino, fino ai territori vulcanici del Vulture e dell’Etna.

«Con Piccini 1882 – commenta l’amministratore delegato Mario Piccini – inizia un nuovo capitolo della nostra storia, che esplicita l’anno di fondazione. È un brand che ci permetterà di essere ancor più riconoscibili e chiari nei messaggi e nelle iniziative di cui saremo protagonisti già nei prossimi mesi».

Se Tenute Piccini rappresentava la pluralità e l’insieme delle nostre case vinicole, Piccini 1882 è un unicum: è la casa madre che comprende tutte le tenute e l’emblema dell’universo valoriale che da quasi 140 anni guida il nostro lavoro quotidiano».

La “casa madre” resta a Castellina in Chianti, nel cuore del Chianti Classico, rappresentato da Fattoria di Valiano. C’è poi Tenuta Moraia in Maremma, Villa al Cortile a Montalcino, Regio Cantina in Basilicata e Torre Mora in Sicilia, per l’esattezza sull’Etna.

Nel 2018 la famiglia Piccini ha inoltre acquisito la Cooperativa degli Agricoltori del Chianti Geografico, punto di riferimento storico del Chianti. Le Tenute sono guidate dall’Amministratore Delegato Mario Piccini e dai figli Benedetta, Ginevra e Michelangelo che hanno contribuito a costruire la dimensione internazionale di un’azienda presente oggi in oltre 80 Paesi.

Il processo di rebranding da Tenute Piccini a Piccini 1882 completa il riposizionamento strategico della holding, che ha l’obiettivo di «ottimizzare e dare ancora più valore alle molteplici attività delle singole case vitivinicole e ai progetti futuri».

«Resta immutata la filosofia della nostra famiglia – sottolinea ancora Mario Piccini – profondamente legata alle tradizioni e ai valori tramandati di generazione in generazione come punto di partenza per creare vini di altissima qualità».

Sentivamo però l’esigenza di portare l’azienda a un livello ancora più alto: abbiamo lavorato con tenacia per creare un’organizzazione moderna, efficiente e funzionale e, da questo punto di vista, Piccini 1882 rappresenta la capacità di leggere i tempi cavalcando le innovazioni che questi richiedono».

Piccini si conferma così tra i gruppi vinicoli italiani più dinamici, con oltre 17,7 milioni di bottiglie prodotte nel 2020 e un fatturato complessivo che ha raggiunto i 67,5 milioni di euro (+ 6,5% rispetto al 2019), grazie a un impegno meticoloso in entrambi i canali distributivi, Grande distribuzione e Horeca.

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