Fipe Confcommercio esprime «solidarietà e forte preoccupazione» per le discoteche chiuse a Natale e Capodanno, causa Covid-19. «Non si possono trattare imprese e lavoratori in questo modo», sintetizza la Federazione Italiana Pubblici Esercizi. commentando il provvedimento inserito nel Decreto Festività.
Le imprese e i lavoratori meritano rispetto e il governo con la decisione di chiudere le discoteche fino al 31 gennaio, ha dato il colpo di grazia a migliaia di imprese e ai lavoratori di tutto l’indotto. Un fatto grave nei tempi e nei modi, arrivato come un fulmine a ciel sereno.
Una decisione comunicata in una conferenza stampa, non preannunciata e non accompagnata da misure compensative, che rischia di produrre effetti disastrosi su un comparto appena ripartito oltre che favorire abusivismo e pericolose situazioni di aggregazione nelle città».
COVID-19, FIPE: «DISCOTECHE CHIUSE ALL’IMPROVVISO»
Le anticipazioni prevedevano che si potesse continuare a frequentare i locali con doppia vaccinazione e tampone rapido. «D’improvviso – continua Fipe – la retromarcia del governo. Con l’effetto paradossale di mettere in discussione proprio la campagna vaccinale».
Una scelta che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi definisce «inopportuna». «Anche perché – spiega – diretta contro un unico settore, il più bersagliato in questi mesi di pandemia, che contava già perdite superiori ai 4 miliardi».
Una decisione che vanifica acquisti di merce, di assunzioni di personale, di artisti scritturati. Ma soprattutto annunciata senza nessun riferimento a misure economiche compensative che andavano identificate ed erogate contestualmente».
«Oltre al danno economico – conclude Fipe – la beffa di dover assistere impotenti la notte del 31 a feste in case private o in locali abusivi, dove si ballerà in assenza di qualsiasi forma di controllo. La misura è colma».
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