Vinitaly 2020 sì o no: si decide entro il 30 marzo. Fivi spaccata in due, buyer diffidenti

Il punto della situazione a 3 mesi dalle nuove date dell’evento. Veronafiere invita alla fiducia

Di sicuro, per ora, c’è solo la deadline del 30 marzo. Secondo fonti di WineMag.it, è questa la data entro la quale Veronafiere deciderà se confermare una volta per tutte le nuove date di Vinitaly 2020 (dal 14 al 17 giugno), oppure rimandare la più importante fiera del vino italiano al 2021, come hanno già fatto i tedeschi di Messe Düsseldorf con ProWein 2020. Tutto ciò per gli effetti dell’emergenza Coronavirus Covid-19.

A chiedere certezze non sono solo i buyer internazionali, sui quali Veronafiere sta investendo tempo e risorse, per convincerli a raggiungere Verona anche quest’anno. L’emergenza Coronavirus divide infatti anche i vignaioli Fivi. Sempre secondo fonti di WineMag.it, la Federazione sarebbe spaccata in due: fifty-fifty.

Perplessità che riguardano anche VinitalyBio 2020, cui aderiscono molti piccoli produttori. Le quote per accaparrarsi i posti disponibili nei padiglioni di Veronafiere sono state versate entro la metà di gennaio 2020.

L’ente fieristico non sembra intenzionato a restituirle, sperando di convincere il maggior numero di produttori possibili ad aderire all’edizione 2020. Gli organizzatori di Vinitaly stanno cercando di mettere in campo tutte le iniziative utili a rilanciare l’attenzione dei mercati internazionali sulle grandi eccellenze del Made in italy.

Con il grande obiettivo di garantire un evento all’altezza delle aspettative, anche a fronte dell’emergenza Coronavirus Covid-19. Quel che è certo è che la situazione attuale penalizza soprattutto i piccoli produttori che aderiscono al padiglione Fivi o al VinitalyBio.

In quest’ultimo caso, un banco condiviso da due aziende arriva a costare 1.800 euro + Iva, per 60 centimetri di spazio. Cosa succede se il compagno di fiera decide di non aderire all’edizione 2020? Il vignaiolo deve cercare un nuovo partner, con cui condividere la postazione.

Altrimenti gliene verrà assegnato uno da Veronafiere. L’ultima parola, anche sul fronte di eventuali rimborsi ai produttori, è attesa per la deadline del 30 marzo 2020. Sul fronte internazionale, del resto, si è attivata anche Stevie Kim (Vinitaly International) con un appello alle aziende a partecipare al 5StarWines.

L’AGGIORNAMENTO SULLA POSIZIONE DI FIVI

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