Il Prosecco Doc Rosé vale già il 10% di tutto il Prosecco Doc. Una percentuale che sale al 50% di tutto lo Charmat rosé italiano. A rivelarlo è Mirko Baggio, esponente di Federvini e Responsabile Vendite Gdo Italia di Villa Sandi Spa. Dati snocciolati durante l’incontro odierno di Vinitaly sul vino nella Grande distribuzione organizzata.
«Dopo un anno di crescita importante – ha dichiarato Baggio – registrare un ulteriore aumento, vicino al 60%, è sicuramente un aspetto che colpisce molto. Ormai il Prosecco Doc è una referenza che vale più del 50% di tutti gli spumanti Charmat a scaffale».
Migliori Prosecco Rosé al supermercato: la sorpresa Colli Euganei
A contribuire all’exploit, proprio la nuova tipologia varata dal Consorzio di Tutela. «La crescita nei primi 4 mesi del 2021 – ha sottolineato Mirko Baggio – è stata aiutata proprio dalla novità del Prosecco Doc Rosé. Ha iniziato l’anno molto bene e sta facendo numeri interessanti. Di fatto, oggi vale il 10% di tutto il Prosecco Doc, a livello di consumi. E più del 50% dello Charmat rosé».
Sempre secondo Baggio, Il Prosecco Rosé «ha aiutato la crescita di tutto il comparto del Prosecco e degli spumanti». Un po’ come il Prosecco Doc, l’exploit degli spumanti rosé – e dei rosé italiani, in generale – non è mai stata così tangibile.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell’Australia: «Chiesti chiarimenti»
- Viticoltura biodinamica: Demeter Austria e respekt-BIODYN sempre più alleate
- Sapresti rispondere alle domande per diventare Master of Wine nel 2022?
- I migliori Kerner dell’Alto Adige: crescono ettari e popolarità
- Nuova Zelanda, addio al Prosecco australiano entro 5 anni
Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con un euro al mese