Giornata Mondiale delle Api: Astoria e Castello di Meleto alleate delle piccole operaie

I progetti delle due cantine, nella zona del Prosecco Superiore di Valdobbiadene e del Chianti Classico

Centinaia di chilometri di distanza. Eppure, nella Giornata Mondiale delle Api, le terre del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene e del Chianti Classico sembrano quasi vicine di casa. Merito dell’impegno di Astoria e di Castello di Meleto. Le due cantine hanno infatti stretto un’alleanza strategica con le piccole operaie. Insetti preziosi, vero sinonimo di biodiversità.

A Refrontolo, nella Tenuta di Astoria Wines, sono state istallate proprio nei giorni scorsi quindici arnie. Oltre 300 mila api hanno trovato casa tra i filari di Glera. Un numero destinato a crescere e superare le 900 mila, una volta completata la fase di sviluppo.

Le api, provenienti dall’Apicoltura Parco dei Principi di Gorizia, sono ora in una fase di esplorazione del territorio. Ognuna ha un raggio di azione di circa 3 chilometri. Amano i fiori delle acacia, molto diffusi nei dintorni.

Ma apprezzeranno anche il trifoglio incarnato in fioritura, che tra poche settimane ricoprirà il terreno tra i filari dei vigneti. Per le api di Astoria il vero “parco giochi” è la distesa di fiori ed arbusti piantati nel 2015, nell’ambito del protocollo “Vignes fleuries“. Ogni estate, uno spettacolo di colore garantito.

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Il ruolo chiave delle api nell’ecosistema e nel mantenimento della biodiversità – commentano Paolo e Giorgio Polegato, titolari della cantina veneta – è ormai noto. Qui troveranno un ambiente accogliente e saremo ancora più attenti per far sì che la viticoltura non interferisca con il loro operare».

Già oggi i nostri agronomi selezionano prodotti a basso impatto per prevenire malattie delle piante, diserbo meccanico senza erbicidi e soluzioni che rafforzino la presenza di insetti buoni, a loro volta in grado di proteggere i vigneti dai parassiti. Un circolo virtuoso che con le api sarà ancora più efficace».

La cura delle api sarà affidata all’apicoltore Johnny Moretto di Crocetta del Montello (TV). A lui il compito di monitorare costantemente lo stato di salute degli alveari, raccogliendone poi il miele.

«Il connubio tra apicoltori e mondo agricolo è positivo – sottolinea Stefano Dal Colle, presidente Atap Apicoltori – e in Veneto l’allevamento delle api è un fenomeno che diventa sempre più importante». A dimostralo anche l’Accordo per il Montello che vede protagonista un’altra cantina veneta, Giusti Wines.

Nella regione sono presenti ben 25 mila alveari, curati da oltre 1200 apicoltori. Ogni alveare produce in media 20 Kg di miele in un anno, d’acacia o millefiori. Una piccola produzione firmata Astoria sarà possibile già quest’anno.

LE API E IL CHIANTI CLASSICO

Proprio in concomitanza con la Giornata mondiale delle Api, Castello di Meleto si prepara a inaugurare il Parco delle Api. Il taglio del nastro, previsto per domani, 20 maggio 2021, interessa un’oasi di un ettaro e mezzo di alberi e fiori.

L’area è destinata a diventare un vero e proprio paradiso per le api. Ma anche un luogo didattico, dove raccontare ad adulti e bambini l’affascinante mondo di questo insetto da cui dipende il 70% delle risorse alimentari dell’uomo.

«Crediamo molto in questo progetto – dichiara Michele Contartese, direttore generale di Castello di Meleto – che completa la nostra visione della sostenibilità ambientale a sostegno della biodiversità».

Accanto all’impegno di custodia del territorio, oggi vogliamo promuovere attivamente la conoscenza del mondo delle api, insetti indispensabili per la nostra sopravvivenza, con un parco didattico dedicato a loro ma aperto a tutti».

Circa trenta specie, tra alberi da fiore, arbusti e erbacee, garantiranno dalla primavera a fine autunno uno spettacolo di colori e forme. Alberi di Giuda, tigli, rosmarino, elicriso, borragine, lupinella e ginestrino sono solo alcune delle botaniche che fioriranno.

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Gli alberi saranno dimora per le famiglie di api. Le arnie saranno infatti collocate sotto le fronde, in modo che le piccole operaie possano vivere in un ambiente il più naturale possibile.

L’apertura del Parco delle Api di Castello di Meleto corona l’iniziativa Nel Nome dell’Ape. Nnata lo scorso anno, permette di contribuire in prima persona a un progetto di ripopolazione di questi straordinari insetti, a Gaiole in Chianti. I partecipanti possono adottarle simbolicamente e ricevere in cambio il miele.

Le ultime api sono arrivate in quest’angolo di Toscana durante la primavera. Ben 25 nuove famiglie, sino a un totale di 40 arnie oggi a disposizione. Tradotto: oltre 3 milioni di api ospitate in un anno.

Il vino, a Castello di Meleto, rappresenta ovviamente il prodotto bandiera. Ma ad insidiare il primato, oltre ad olio extra vergine d’oliva biologico e i prodotti ricavati dall’allevamento di Cinta senese, ci sarà sempre più miele. Garantiscono loro. Le api.

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