Oltrepò pavese, il Consorzio: “Nessun ricatto alle cantine per l’Erga Omnes”

Il presidente Luigi Gatti commenta la vicenda in una lettera indirizzata alla redazione

TORRAZZA COSTE – “La notizia riportata da WineMag.it, riferita a presunti ricatti esercitati (da chi non è specificato) nei confronti di alcune aziende della filiera vitivinicola oltrepadana (quali non è specificato) è falsa, priva di qualsivoglia fondamento e i commenti contrari alla verità, lesivi dell’integrità morale del Consorzio che rappresento e della dignità personale e professionale dei suoi singoli associati”.

Così Luigi Gatti, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese, commenta un articolo uscito nei giorni scorsi sulla nostra testata, nella quale il Consorzio non viene tuttavia direttamente chiamato in causa.

La mail inviata alla nostra redazione prosegue in questi termini: “L’adesione al Consorzio delle singole aziende vitivinicole è sempre avvenuta liberamente e su base volontaria come da Statuto del Consorzio e nel rispetto delle disposizioni di legge in materia”.

“Prova ne sia – continua il presidente Gatti – la consapevolezza degli evidenti vantaggi di immagine, di marketing ed ogni altra tutela derivante da un associazionismo totalmente volontario proprio del settore vitivinicolo per poi disporre degli evidenti benefici derivanti dal riconoscimento denominato Erga Omnes“.

“Peraltro – conclude il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese – getta discredito nei confronti dell’intero settore vitivinicolo oltrepadano, attualmente in fase di grande rilancio ed artefice di un importante retaggio storico, economico, culturale e turistico, ma è soprattutto lesivo degli interessi morali e materiali dei numerosi produttori oltrepadani tra loro liberamente associatisi”.

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