ROMA – E’ il “caso editoriale” dell’anno, sul mondo del vino: Borgogna – Le vigne della Cote d’Or. La presentazione del libro è avvenuta a Roma, alla presenza dell’autore Armando Castagno, del finanziatore Paolo Bartolomeo Buongiorno, del fotografo del libro Andrea Federici e di numerosi estimatori dell’autore e della Borgogna.
A ospitare l’evento, l’11 dicembre, la suggestiva Sala Gianfranco Imperatori, sede dell’associazione Civita di Roma. Ad accogliere i visitatori, all’ingresso, alcune foto sulla Borgogna, scattate durante uno dei viaggi utili alla stesura del libro. Da queste fotografie si è subito catturati dall’attenzione che il fotografo ha messo nel cogliere i dettagli, i giochi di luce. E si intravede anche l’amore per il suo mestiere.
Per vedere la luce, questa monografia ha avuto bisogno di circa due anni d’impegno ininterrotto da parte dell’autore, Armando Castagno, così come racconta l’autore stesso nella conferenza stampa. Senza contare i dieci anni per la raccolta del materiale. Il testo è uno studio sulla Borgogna divisa in 4 parti.
LA BORGOGNA FATTA IN QUATTRO
La prima parte tratta dei temi generali relativi al vino Borgogna, da quelli storico-territoriali a quelli legislativi, ampelografici, viticolturali, enologici e toponomastici.
La seconda e la terza parte sono poi consacrate allo studio approfondito di tutte le denominazioni previste nella Cote d’Or, annoverate lungo un ideale percorso di viaggio, da Nord verso Sud. In questa sezione, che copre quattro quinti del libro, ogni singola vigna di pregio è fatta oggetto di una monografia.
Non essendoci dati tecnici come note di degustazione, tabelle, valutazione di vini, “Borgogna – Le vigne della Cote d’Or” pùò essere definito un libro pensato per essere sempre attuale nel tempo.
La quarta ed ultima parte rende conto – in apposite appendici – dell’andamento stagionale particolareggiato e della qualità dei vini delle annate 1900-2016. In questa sezione, inoltre, Armando Castagno racconta ben 117 assaggi. In chiusura anche un glossario: un repertorio di fonti bibliografiche e sitografiche.
Nel raccontare le motivazioni che lo hanno spinto a redigere quest’opera, Castagno mostra tutta l’emozione e la gioia vissuta in Borgogna. Particolarmente toccante il momento in cui ha ringraziato la moglie e la figlia per la “pazienza e il sostegno dimostratogli, non facendogli mai pesare la sua inevitabile assenza, anche nei giorni importanti dell’anno, come Natale e Pasqua”.
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