La vendemmia 2024 a Montalcino si presenta sotto i migliori auspici, richiamando alla memoria i tempi passati in cui la raccolta del Sangiovese avveniva proprio nel mese di ottobre. «L’epoca di vendemmia spostata a ottobre ci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodo», commenta Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Quest’anno, la raccolta si preannuncia favorevole sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Un aspetto che ogni produttore sogna di raggiungere. La vendemmia durerà circa una ventina di giorni. Fa seguito a un’estate che ha favorito una maturazione progressiva delle uve.
LA QUALITÀ DELLA VENDEMMIA 2024 A MONTALCINO
Come rilevato dall’analisi del Consorzio, il mese di settembre ha portato un abbassamento delle temperature e piogge che hanno contribuito a rallentare l’accumulo degli zuccheri e a riequilibrare la componente fenolica delle uve. Questo ha garantito uno stato fitosanitario ottimale e un peso medio dei grappoli significativamente superiore rispetto all’anno precedente. Nonostante i diradamenti effettuati per mantenere un equilibrio vegeto-produttivo, si prevedono quantitativi superiori rispetto al 2023. Un altro elemento interessante riguarda le aspettative per quanto riguarda le gradazioni alcoliche, che saranno probabilmente più contenute. I mosti ottenuti, invece, si distinguono già per la loro aromaticità e la finezza dei profumi.
ROSSO DI MONTALCINO IN FORTE CRESCITA
Montalcino si conferma un territorio vitivinicolo di eccellenza, con oltre 3.400 ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg e tutelati dal Consorzio del Brunello di Montalcino. Di questi, più di 2 mila ettari sono dedicati alla produzione del celebre Brunello, un’estensione che è rimasta invariata dal 1997. Interessante è anche la crescita del Rosso di Montalcino, con quasi 900 ettari destinati a questa denominazione, frutto di un incremento della superficie vitata del 67% approvato lo scorso settembre.
Tuttavia, tale ampliamento non implica nuovi impianti. Gli ettari aggiuntivi sono già inclusi nelle mappe del territorio e rappresentano vigneti di Sangiovese che, pur essendo già coltivati, non erano ancora compresi negli albi contingentati. Con queste premesse, la vendemmia 2024 si prospetta come una delle più promettenti degli ultimi anni, grazie all’attenzione dedicata sia alla qualità che alla sostenibilità.
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