Le migliori Vitovska del Carso (e del Kras) in scena al Castello di Duino

Il vino che unisce Italia e Slovenia

Le migliori Vitovska del Carso (e del Kras) in scena al Castello di Duino

Un’occasione unica per scovare le migliori Vitovska del Carso e del Kras. In scena al Castello di Duino Mare e Vitovska 2021, evento svoltosi a metà luglio nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. Una kermesse in grado di riservare ottimi assaggi agli appassionati del vino simbolo della provincia di Triste. Un nettare di confine, prodotto tanto in Italia quanto in Slovenia.

Ben 26 i produttori presenti con i loro vini in una delle cornici più suggestive del Paese per un wine tasting. La dimora privata dei Principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis) è aperta al pubblico dal 1 luglio 2003, alle porte del capoluogo del Friuli-Venezia Giulia. Un castello a cavallo tra l’Italia e la Slovenia, nazioni unite proprio dal vitigno a bacca bianca Vitovska.

MARE E VITOVSKA 2021: LE MIGLIORI IN COMMERCIO

Merlak Martin – 2019

Tesa, agile, semplice e di gran beva. Il complemento a una gamma che vede la Malvasia in primo piano.

Bole Andrej – 2019

Colore carico, frutta e liquirizia. In bocca è concreta, fresca e tesa. Chiusura, invece, piuttosto morbida.

Grgič Igor – 2019

Una Vitovska da terre bianche, non rosse come le altre. Gran persistenza, eleganza, carattere e prospettiva.

 

Skerlj – 2018 magnum

Giallo dorato. Gran profilo naso-bocca: tesa, fresca, salina. Colpisce al contempo per la pienezza della frutta esotica, matura. Vino delizioso.

Kocjančič Rado – 2019

Bel naso pieno, su ricordi di pera e frutta esotico a polpa gialla. Materia, frutto e freschezza ben abbinate anche al sorso.

Škerk – 2018

Giallo oro alla vista, risultato di una macerazione di due settimane che regala sentori più che mai puliti e precisi. Note fruttate piene, ben espresse. Freschezza e frutto denso, oleoso si alternano sia al naso sia in bocca. Sapidità a fare da spina dorsale, con la spalla dell’acidità.

 

Zidarich Benjamin – Kamen 2018

Fermentazione in tini di pietra per questa “speciale” Vitovska, prodotta da uno dei vignaioli del Carso più sinceri e intraprendenti. Giallo dorato alla vista. Al naso un’esplosione di frutta, molto matura. Elegantissima anche la componente di erbe aromatiche. In bocca acidità viva e nettare che si rivela di vibrante unicità. Un vino con l’anima, dal naso al retro olfattivo.

Zidarich Benjamin – 2018

Macera un mese in legno e, a differenza di Kamen, non fermenta in pietra. Si rivela un bianco di rara concentrazione, in tutte le sue sfaccettature, senza perdere un millimetro in termini di eleganza.

 

Tavčar Emil – 2016

Uno dei vignaioli sloveni presenti a Mare e Vitovska 2021, con due vini d’annata ottenuti da lieviti indigeni. La vendemmia 2016 convince per il bel frutto, abbinato a note di terziarizzazione garbata, che virano sulle spezie calde. Un nettare evoluto, ma assolutamente piacevole e vivo.

Tavčar Emil 2015

Doppietta niente male per il produttore di Dutovlje, nel Kras sloveno. Anche la vendemmia 2015 è in stato di grazia. Più piena e ricca rispetto alla 2016, si dipana su note di pera, arancia candita e zenzero. Riecco quella pienezza oleosa del frutto che tanto convince nelle migliori espressioni del vitigno. Vino con una gran vita davanti.

Cacovich Dimitri – 2020

Bella prova in termini di espressione e pienezza del frutto, su note di pera e pesca, esaltate dalla vinificazione in acciaio. Leggeri ricordi di mandorla amara in chiusura, che andranno certamente a integrarsi nei prossimi mesi. Vino degustato in anteprima: è in bottiglia da aprile e ha appena iniziato il suo percorso di maturazione.

Cacovich Dimitri – 2019

Anche al netto dell’anno in più, la vendemmia 2019 della piccola cantina di Longera (TS), sembra avere una marcia in più (anche due) rispetto alla 2020. Una Vitovska, questa, che rispecchia fedelmente il vigneto in cui è prodotta. Siamo infatti in contrada San Giuseppe, in una zona piuttosto soleggiata del paese che regala al calice un frutto pieno, concentrato, eppure senza la minima sbavatura. Sul fronte della vinificazione, sono 4 i giorni di macerazione. Una delle migliori prove nel Carso in termini di pienezza, equilibrio ed eleganza.

 

Lupinic Matej – 2019

Solo un giorno di macerazione e nove mesi di botte. Il legno di rovere accompagna i primari  in maniera più che mai integrata. Frutto pieno, salinità. Gastronomicità a livelli esponenziali.

Lupinc Matej – 2018

Nettare molto simile al 2019, con l’anno in più sulle spalle che consente al legno di integrarsi ancora meglio e lasciare ancora più spazio al frutto.

Lupinc Matej – Metodo classico Extra Brut S.A.

Esordio nel mondo dello spumante per Lupinc con il millesimo 2017, comunque non indicato in etichetta (sans année). Un’ottima prova, per la capacità di conservare le caratteristiche della Vitovska (completa la cuvée un 30% di Chardonnay) e per la pregevole vena salina che accompagna il sorso. Si tratta di un 24 mesi sui lieviti che anticipa l’uscita del 36 mesi, prevista per il 2022.

Vinakras Sežana – Metodo classico Extra Brut 2014 “Bela Penina Prestige”

Altro spumante Metodo classico, in questo caso prodotto con Vitovska in purezza del millesimo 2014. Siamo nel Kars, a casa della cooperativa slovena di Sežana. Naso caratterizzato dall’abbondante presenza di note di lisi, in particolare pasticceria e crosta di pane, ad accompagnare i tipici sentori fruttati del vitigno (pera, pesca, esotico). Una chicca: appena 2 mila le bottiglie prodotte.

 

Čotar Branko & Vasja – 2019

Restiamo in Slovenia, per l’esattezza a Komen (Kars). Alla vista il vino si presenta di un bel giallo dorato. Affina in legno grande usato, che aiuta i primari, di gran concentrazione, ad esprimersi al meglio. Vino pieno, che conserva tuttavia freschezza e agilità di beva.

Čotar Branko & Vasja – 2011

Una settimana di macerazione e 3 anni in botte grande per questo “amber wine” (orange wine) prodotto con la Vitovska. Al naso un accento pepato, piccante, tra il peperone verde e il pepe bianco. Poi zenzero, arancia candita, frutta esotica di grandissima precisione. Sorso oleoso, di gran carattere. Persistenza infinita.

Budin  – 2019

Per scelta del produttore, il vino non compie alcuna macerazione, che invece viene effettuata sull’altro vino in degustazione firmato dalla cantina di Sgonico (un uvaggio tipico del Carso). Il nettare si rivela tipico, tutto sul frutto e sui primari. Beva semplice, agilissima.

 

Bajta Fattoria Carsica (Kraška domačija) – 2019

In assoluto tra le migliori espressioni del frutto della vendemmia 2019 in degustazione a Mare e Vitovska 2021. Al contempo è netta, al naso e in bocca, la caratterizzazione del terreno pietroso e duro in cui le piante affondano le radici. Metà delle uve vengono raccolte poco prima della completa maturazione; l’altra metà fa appassimento su pianta. Una vendemmia che, dunque, dura un mese in casa Bajta. Solo il 5% della massa affina in legno (rovere Slavonia). Vino da non perdere, prodotto da una delle più interessanti realtà del Carso (6 ettari, 40 mila bottiglie complessive).

Bajta Fattoria Carsica (Kraška domačija) – 2015

Vino simbolo del “Progetto Kronos”, che prevede – oltre alla classica ‘doppia vendemmia’ – un affinamento ulteriore di 5 anni in vetro, prima della commercializzazione. Ecco dunque l’attesa complessità e stratificazione rispetto alla vedemmia 2019. I tipici sentori del vitigno virano su agrume candito, ananas e tropicale, nonché su accenni di idrocarburo. Vino bandiera della Carso, ben oltre il calice: insegna quanto la Vitovska meriti di conquistare un posto d’onore tra i vini bianchi italiani, anche in termini di longevità.

Ostrouska Sharon – 2016 /2017/ 2019

Ben più di un semplice agriturismo quello di Sgonico (TS), capace di sfoderare un terzetto di Vitovsk(che) di tutto rispetto, al Castello di Duino. Vini che esaltano le caratteristiche del vitigno, tanto quanto l’andamento dell’annata, in una verticale di assoluto valore e rappresentatività.

Vina Vrabec – 2019 e 2018

Convincono entrambe le espressioni di Vitovska in purezza della cantina slovena di Dutovlje, nel cuore del Kras. Più fresca la 2019, mentre la 2018 caratterizzata da una gran pienezza del frutto. Beva instancabile e grande gastronomicità per entrambi i millesimi.

Štemberger

Dulcis in fundo, la cantina più stravagante tra quelle ospiti del Castello di Duino per l’edizione 2021 di Mare e Vitovska. Stravagante ma autentica la versione “Pet-nat”. Altrettanto convincente la versione “ferma”. Štemberger, cantina di Sežana, in Slovenia, produce vini tipici del Kars secondo metodi di viticoltura biodinamica. Una realtà tutta da scoprire e apprezzare.

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