Grandine e vento si sono abbattute con estrema violenza sui vigneti della Valpolicella, nel pomeriggio odierno. Sono decine le aziende agricole che denunciano danni anche ingenti. Le raffiche d’aria e ghiaccio hanno raso al suolo diversi appezzamenti, colpendo in particolare le zone pianeggianti del circondario di Verona.
Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco, anche nelle province di Vicenza e Padova. La scena che si è presentata agli occhi dei viticoltori è impietosa. Interi vigneti piegati su se stessi dal vento e i grappoli di uva staccati dalla pianta, mitragliati dalla grandine. A fare le spese del maltempo anche decine di volatili, trovati morti o agonizzanti.
Una vera e propria tragedia, che colpisce la città scaligera e i preziosi vigneti della Valpolicella in una fase molto delicata per la maturazione delle uve atte alla produzione – tra gli altri – del vino Amarone. Non a caso il presidente della Regione Veneto è intenzionato a chiedere lo stato di calamità.
E non è il primo episodio, dall’inizio del 2020. Una forte grandinata si è abbattuta sulle vigne della Valpolicella il 7 giugno, causando danni a macchia di leopardo. Nella memoria di decine di viticoltori è ancora viva anche la perturbazione del 3 settembre 2018.
Grandine e vento sulla Valpolicella, il Consorzio: “5-6 milioni di euro di danni”
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.