Make Earth Great Again, Fuck you Co2. Non lascia dubbi lo slogan che BrewDog ha scelto per il suo Sustainibility Report. Con un piano di investimenti da 30 milioni di sterline e la piantumazione di una foresta di 2 mila acri è il primo birrificio Carbon Negative al mondo, ovvero con un saldo negativo di emissioni di anidride carbonica.
Il carbonio è nostro, il problema è nostro, quindi spetta a noi risolverlo – ha dichiarato James Watt, co-fondatore di BrewDog – in questo momento è necessario un cambiamento radicale. Riconosciamo di essere molto lontani dalla perfezione, ma siamo determinati a cambiare radicalmente e rapidamente tutto ciò che è necessario e lavoriamo duramente per assicurarci di avere un impatto positivo sul pianeta”.
Il management di BrewDog, che ha sede a Ellon nell’Aberdeenshire, in Scozia, è convinto che “non è sufficiente compensare le proprie emissioni di carbonio, ma si debba avere un’impronta ecologica positiva sul pianeta”.
“L’evidenza scientifica è chiara: stiamo camminando come sonnambuli sul bordo di un abisso. A meno che il mondo non affronti l’urgente problema del carbonio, la scienza ci dice che i risultati saranno catastrofici. Si sono dette troppe sciocchezze per troppo tempo. I governi si sono dimostrati completamente inetti di fronte a questa crisi”.
Il cambiamento di cui il nostro mondo e la nostra società hanno bisogno deve provenire da un modello di business progressista e noi vogliamo fare la nostra parte e guidare questo cambiamento”, non usa mezzi termini Watt, tanto da definire ‘Too Damn Late‘ – Troppo maledettamente in ritardo – i piani di ecosostenibilità con scadenza 2040/2050 di aziende come Amazon, Diageo, Nestlé o Unilever.
Per raggiungere il proprio obiettivo BrewDog ha acquistato 2.050 acri di terreno nelle Highlands scozzesi, appena a nord di Loch Lomond di cui 1.400 saranno piantumati con latifoglie native e 650 con ripristino delle torbiere in conformità con il codice Peatland Woodland Carbon. Il birrificio prevede inoltre di creare in loco un campeggio sostenibile che ospiterà workshop e seminari sulla sostenibilità aperti al pubblico.
“La creazione di boschi di queste dimensioni è il primo strumento per sottrarre carbonio all’atmosfera- spiega David Robertson, Direttore dell’ente forestale scozzese Scottish Woodlands – e la BrewDog Forest sarà una delle più grandi foreste native create nel Regno Unito”.
BrewDog ha lavorato a stretto contatto con il professor Mike Berners-Lee, uno dei massimi esperti al mondo in materia di impronta di carbonio e sostenibilità, ed il suo team di Small World Consulting che ha guidato il processo di calcolo dell’impronta di carbonio del birrificio.
Dopo decenni di inattività – dice Berners Lee – abbiamo tra le mani una crisi climatica globale. La portata e la velocità del cambiamento di cui abbiamo bisogno ora sono enormi e riguardano la politica, gli affari e ogni aspetto della società. La buona notizia è che se siamo consapevoli della nostra impronta ambientale, possiamo migliorare le nostre vite e allo stesso tempo renderle più sostenibili”.
“BrewDog sta guidando le imprese nella direzione in cui il mondo ha disperatamente bisogno che esse si indirizzino: stanno alzando lo standard di gestione dell’impresa sia con la loro forte azione di riduzione del carbonio che con la loro schiettezza”.
Nell’attesa dell’inizio dei lavori di piantumazione BrewDog lavorerà con diversi enti su una serie di progetti compensativi. Progetti di infrastrutture verdi attualmente in corso che comprendono in primis il birrificio e tutti i bar del Regno Unito, alimentati da energia eolica.
BrewDog, inoltre, procede alla trasformazione del grano esausto in gas verde che alimenta il birrificio; al trattamento delle acque reflue e alla produzione di C02 alimentare per la carbonizzazione della birra; infine all’elettrificazione della flotta di veicoli aziendali.