Pinot Grigio delle Venezie, Armani: “Primo trimestre stabile, ma futuro incerto”

Il presidente del Consorzio traccia il bilancio della Denominazione, nei primi tre mesi del 2020

Dati in linea con le medie stagionali degli ultimi due anni, con la Gdo a supportare le vendite. È quanto emerge dall’analisi delle performance del primo trimestre 2020 del Consorzio delle Venezie Doc Pinot grigio. Il quadro è quello di una sostanziale stabilità di imbottigliato e certificazioni. Le aziende della Doc stanno lavorando con continuità e l’Organismo di Controllo, Triveneta Certificazioni, è pienamente operativa.

“Il mercato del Pinot grigio delle Venezie tiene e ad oggi non ha mostrato scossoni – dichiara il Presidente Albino Armani – i numeri in leggera crescita delle certificazioni del primo trimestre (511.752 ettolitri, pari a un +6,9% sul 2019) sono il frutto di un trend consolidato nei mesi scorsi che ancora non sta risentendo della pesante congiuntura negativa di queste settimane”.

“Il nostro CdA – assicura Armani – tiene costantemente monitorato il mercato, siamo pronti ad intervenire con tutti gli strumenti che la legge ci consente per garantire l’equilibrio tra la domanda e l’offerta internazionale a tutela della filiera, contrastando eventuali tendenze speculative”.

Quanto ai prossimi mesi: “È innegabile che i prossimi mesi rappresentino per tutti una grande incognita – ammette il presidente del Consorzio – e non nascondiamo una certa preoccupazione, ma non vogliamo nemmeno cedere a facili pessimismi”.

Il trend di mercato relativo al primo trimestre per il Pinot grigio delle Venezie resta dunque costante grazie soprattutto alla Gdo internazionale, con un export che raggiunge il 95% di prodotto verso Paesi la cui domanda, al momento, risulta positiva.

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