Vino, la lobby del vetro: bottiglie sempre più costose anche se l’energia costa meno

La denuncia di Unione italiana vini. Bilanci alle stelle per le vetrerie. Assovetro: «Possibile revisione listini»

Vino, la lobbie del vetro: bottiglie sempre più costose anche se l'energia costa meno

Da una parte la riduzione dei costi energetici, tornati ai livelli del 2021. Dall’altra il progressivo aumento del costo delle bottiglie di vetro, anche nel 2023. A denunciare il controsenso è Unione italiana vini (Uiv), che ha messo sotto la lente di ingrandimento i costi della bolletta energetica e del prezzo delle bottiglie di vetro degli ultimi due anni, focalizzandosi sui bilanci di tre colossi europei del vetro attivi in Italia. Il 2022 si è concluso infatti con bilanci record per le principali vetrerie italiane ed europee. In piena crisi energetica, i “big” del vetro hanno segnato utili anche sopra il 30%.

«Una performance eccezionalmente positiva – fa notare Unione italiana vini – sostenuta anche dai crediti di imposta e dall’aumento dei listini imposti al mondo del vino, con un +70% del costo delle bottiglie in poco più di un anno». A fare da contraltare, più a valle lungo la filiera, sono i conti delle imprese vitivinicole italiane e i portafogli dei consumatori, sempre più alleggeriti da inflazione e carovita, che si traducono in tagli agli acquisti di vino nell’ordine del 6-7%.

«In piena crisi inflattiva e con un consumatore più attento – commenta Lamberto Frescobaldi, presidente Uiv – la filiera produttivo-distributiva stringe ancora la cinta, mentre altri continuano a veder crescere i profitti». «Abbiamo assorbito tutti i costi. Ora è a rischio la remunerazione dei soci», aggiunge Carlo Piccinini, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari. «Impennata dei costi energetici, rincari dei rottami e della logistica hanno influito in maniera rilevante sui bilanci dell’industria vetraria», replica dal canto suo il presidente di Assovetro, Marco Ravasi che, secondo quanto riferisce Uiv, non escluderebbe «possibili revisioni dei listini in un prossimo futuro».

I BILANCI STELLARI DELL’INDUSTRIA DEL VETRO

Stando all’analisi condotta da Unione italiana vini dal professore di Economia dell’impresa vitivinicola dell’Università di Verona, Luca Castagnetti, una delle maggiori aziende produttrici mondiali di bottiglie di vetro avrebbe realizzato nel segmento Europa un utile operativo di 488 milioni di dollari (+31,5% rispetto al 2021), con un’incidenza dei costi sui ricavi che è scesa sensibilmente negli ultimi 3 anni. Anche per i colossi europei il 2022 è stato un anno di crescita importante, con i ricavi consolidati che sono passati – nel caso di una nota azienda francese – da 2,7 a 3,4 miliardi di euro e un ebitda che dal 24,9% del 2022 vola a 29,2% nel primo trimestre di quest’anno.

Bene, infine, anche uno dei gruppi italiani, che ha chiuso l’anno con aumenti in doppia cifra: +30% i ricavi consolidati (640,8 milioni di euro), con un +44,3% per l’utile netto, pari a 86,6 milioni di euro. Registrano i risultati migliori proprio le società del gruppo dedicate al mondo del vino: utile netto 2022 pari al 17,5% dei ricavi (era il 17,1% nel 2021) per la prima. La seconda vola a 20,8% dei ricavi, contro il 16,2% nel 2021.

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