Annullata Prowein 2021. Cambia qualcosa per Vinitaly 2021, le cui nuove date sono state di recente fissate al 20-23 giugno 2021? Una domanda a cui Veronafiere non risponde con dichiarazioni ufficiali, lasciando così aperte tutte le possibilità per la 54a edizione: “No comment”.
Un silenzio che dimostra quanto sia noto agli organizzatori il dibattito in corso all’interno della filiera del vino italiano, in merito alla scelta di chiamare tutti a raccolta a Verona, all’inizio della prossima estate.
L’annuncio delle nuove date di Vinitaly 2021 da parte di Veronafiere, infatti, ha scatenato non poche critiche da parte di cantine, operatori Horeca e professionisti del settore Wine e Spirits italiano. Gli stessi che, invece, giudicano positiva la scelta prudente di Messe Düsseldorf, resa pubblica meno di 24 ore fa, dopo giorni di rumors.
“Non abbiamo preso questa decisione alla leggera – ha spiegato Erhard Wienkamp, amministratore delegato della Messe Düsseldorf GmbH – abbiamo soppesato con molta attenzione gli argomenti a favore e contro una fiera in questi tempi di pandemia, in stretta e approfondita consultazione con i nostri partner ed espositori. Il fattore decisivo per noi è stato l’interesse degli espositori e dei visitatori“.
In questo contesto la tempistica della decisione ha giocato un ruolo decisivo: “Gli espositori – continua Wienkamp – possono ora concentrarsi sulle prossime date della ProWein e predisporre la preparazione. Con questa mossa garantiamo la sicurezza della programmazione, necessaria per il successo dell’azienda”.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.