L’ultima moda della mixology? I cocktail alla carne, con la tecnica del fat washing

sui tavoli del bistrot Bove Lover l’innovativa drink list di Toel Colombo, “maestro” del bancone della movida

Cottura al sangue o media per il suo cocktail, madame? Si beve la carne negli Usa. E la moda adesso è arrivata in Italia. L’ultima tendenza della mixology statunitense approda sui tavoli del bistrot Bove Lover, che riaprirà al pubblico il 18 maggio in via Bergamo 11, a Monza. I cocktail alla carne saranno realizzati con la tecnica del fat washing, letteralmente “lavaggio dei grassi”.

L’abbinamento tra drink innovativi e tagli di carne insoliti rappresenta una novità interessante in termini di food e beverage, che parla direttamente ai “nerd della cucina” e agli amanti della carne.

Un’idea nata dall’esperienza del macellaio Angelo Raselli e dell’imprenditore Giovanni Porcu del gruppo Food Brand. Firma la drink list Toel Colombo, “maestro” del bancone in locali rinomati della movida milanese.

I COCKATAIL DI CARNE

Si tratta di cocktail creati con grasso animale e vegetale. Drink a base alcolica. dunque, con l’aggiunta di grassi animali e vegetali fusi, mixati e successivamente separati tramite congelamento, come vuole la tecnica del fat washing, già famosa a Manhattan grazie all’estro dei barman che hanno saputo unire il carattere del liquore al sapore della carne.

Una procedura che permette di percepire il sapore del grasso animale nel cocktail senza berlo davvero. Protagonista della drink list è il Good Manners, un cocktail dal gusto deciso che si sposa con ogni tipo di carne, realizzato con whisky Caol Ila 12 e bacon, miscelati e separati tramite fat washing e guarnito con bacon croccante e scorza d’arancia.

A ricordare l’atmosfera degli gnocchi della nonna ci pensa il Guatemalteco T panch realizzato con una base di Zacapa Solera e burro, miscelati e separati con la tecnica fat washing, e guarnito con foglie di salvia.

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